Il QR Code (abbreviazione delle parole inglesi quick response, ossia “risposta rapida”) è una evoluzione del codice a barre che all’interno di un piccolo quadrato composto da moduli neri riesce a contenere una notevole quantità di informazioni. Questo magico quadratino viene sempre più utilizzato per esempio dalle riviste come trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale.
Barone Ricasoli ha deciso di utilizzare il QR Code in tutte le retro etichette dei propri vini a partire dal 2011. Nel corso di questo anno dunque tutte le nuove annate che saranno via via commercializzate avranno il proprio QR Code nella retro etichetta. Per accedere alle informazioni è necessario possedere uno smartphone e scaricare il programma relativo appunto al QR Code.
Si procede dunque a fotografare il codice in retro etichetta in modo da collegarsi direttamente alla pagina del sito di Barone Ricasoli che riporta la scheda tecnica del vino in esame. In questa scheda sono contenute tutte le informazioni relative al vino: zona di produzione, uve utilizzate, metodo di vinificazione e di invecchiamento, andamento stagionale e premi ricevuti.
Il QR Code è già molto utilizzato nel mondo della moda, e firme prestigiose come Gucci e Louis Vitton lo hanno apposto sulle etichette dei proprio prodotti. Nel mondo del vino invece questo codice non è ancora diffuso e le etichette di Barone Ricasoli sono tra le prime al mondo a usarlo. D’altronde le cantine del Castello di Brolio da sempre rappresentano un centro di ricerca e sperimentazione in campo vitivinicolo, e quindi di diffusione di innovazione.
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