mercoledì 23 dicembre 2009

Un libro per Natale e non solo...Florence and Wine


Firenze è l'unica tra le grandi città d'arte a presiedere un territorio ad altissima vocazione vitivinicola.

Nelle campagne della provincia fiorentina la vite rappresenta oggi un elemento importantissimo del paesaggio e quindi dell'economia agricola; e lo è stato anche nei secoli passati, contribuendo a costruire una tradizione che segna in modo forte la storia della città, della sua campagna, e gli stessi stili di vita dei suoi abitanti e di coloro che intorno a essa gravitano.

Un volume che prende le mosse da un'analisi della diffusione della vite nelle campagne fiorentine; prosegue con un rapido excursus attraverso gli sviluppi di natura commerciale che ha avuto il vino negli ultimi secoli; descrive le odierne produzioni, le doc e docg presenti nella provincia ed elenca le aziende produttrici del territorio.

L'andamento cronologico della narrazione è intervallato e arricchito da approfondimenti sui vitigni, sulle cantine storiche delle aziende e quindi sulle antiche famiglie del vino, sugli usi e costumi quali le buchette o tabernacoli del vino.

Un libro ricco di dati, ma piacevole da leggere e da consultare, che fornisce una chiave di lettura senza dubbio particolare per la conoscenza del territorio, con una sezione interamente dedicata agli itinerari enoturistici.

Il volume è attualmente in distribuizione presso i punti informativi e le sedi Apt e nelle librerie internazionali.

L’edizione italiana del volume Florence and Wine sarà disponibile a partire dalla primavera 2010.

Testi a cura di Sandro Bosticco
Apt Firenze - Edizioni Aida (2009)
Formato 11,8x20,5
Pagine 96
Testo inglese
Euro 8,00

martedì 22 dicembre 2009

Le più antiche immagini del Chianti? Sono nel Castello di Brolio!


E' stato presentato sabato 19 dicembre presso le Cantine Barone Ricasoli di Gaiole il volume “Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584”, curato da Francesca Marchetti e Donatella Tognaccini e pubblicato dal Centro di Studi Storici Chiantigiani.

Il libro illustra la stampa conservata presso il castello di Brolio nella quale si trova appunto raffigurato l’albero genealogico della famiglia Ricasoli fino al 1584.

Gli autori sono due incisori piuttosto famosi all’epoca: don Vito Falcini dell’abbazia di Vallombrosa, autore tra l’altro dell’incisione della celebre mappa di Firenze del cartografo Stefano Buonsignori, e don Epifanio d’Alfiano, anch’esso frate vallombrosano.

I due incisori realizzarono la stampa a partire dal disegno fatto dallo storico Scipione Ammirato, che fu incaricato di ricostruire l’albero genealogico di famiglia da Giuliano Ricasoli (1553-1590), paggio presso la corte medicea e in seguito ambasciatore del Granducato a Vienna.

La stampa presenta l’albero con i classici medaglioni con all’interno riportati i nomi dei vari rappresentanti della famiglia Ricasoli a partire dal fondatore Geremia, ma l’interesse del disegno sta soprattutto nella raffigurazione delle 42 località comprese tra Chianti e Valdarno che si trovano alla base dell’albero, e sulle quali si concentra l’attenzione delle due ricercatrici.

Si tratta infatti della prima rappresentazione di località toscane ancora oggi esistenti, e che erano a vario titolo collegate alla famiglia Ricasoli.

L’interesse dello studio dunque è tutto di indole iconografica, e Francesca Marchetti e Donatella Tognaccini hanno messo a confronto le rappresentazioni presenti sulla stampa con quelle che dei medesimi luoghi è possibile rintracciare nelle Mappe dei Capitani di Parte Guelfa, realizzate tra il 1580 e il 1595 al fine di ripartire le spese di manutenzione delle strade pubbliche.

Nella stampa Ricasoli i luoghi sono rappresentati in funzione dell’importanza che essi rivestivano per il casato, e alcuni di questi come Brolio, Meleto e Cacchiano appaiono proprio per questo delineati in maniera più particolareggiata di altri. Il castello di Brolio per esempio stupisce per la fedeltà con la quale sono realizzati i potenti bastioni quattrocenteschi a difesa del maniero; gli stessi bastioni che ancora oggi possiamo ammirare.

Le Mappe dei Capitani di Parte Guelfa invece rispondevano a esigenze più prosaiche, e nascevano da schizzi presi sul luogo e rielaborati in seguito, e a volte a distanza di anni. Chiese, case e palazzi vi assumono dunque una forma stereotipata, a parte rare eccezioni.

Nonostante le finalità fossero così diverse, è tuttavia possibile rintracciare similitudini tra la stampa Ricasoli e le Mappe dei Capitani di Parte Guelfa nelle rappresentazioni di alcune località, come nei casi del castello di Vertine e della Badia a Coltibuono.

L’interesse e il fascino del volume sta tutto in questi confronti, ai quali è stata poi aggiunta la fotografia dei luoghi così come appaiono oggi, a distanza di quasi 500 anni.

Il libro si conclude con due appendici che hanno rispettivamente per soggetto due grandi personaggi: Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci.

Quest’ultimo nel 1502 circa realizzò la famosa carta “Toscana e Umbria” con prospettiva a volo d’uccello nella quale sono evidenziati in maniera particolare i fiumi e i corsi d’acqua. Leonardo infatti stava studiando un progetto idrico per regimentare le acque in modo da migliorare l’irrigazione delle terre.

In questa carta si trovano citati anche luoghi come Brolio, Cacchiano, Vertine, San Polo, Gaiole, San Leolino e Radda, tutti presenti nella stampa Ricasoli. Tuttavia, vista l’estensione del territorio compreso nella mappa, è chiaro che le località segnalate risultano assai schematizzate e non certo utili a fornirne una vera e propria rappresentazione.

Assai curiosa invece è l’appendice dedicata a Galileo, peraltro imparentato alla lontana con i Ricasoli grazie al suo antenato Lodovico che aveva sposato Niccolosa Ricasoli.
Il giovane Galileo era amico di Giovanbattista dei Ricasoli di Cacchiano, morto pazzo nel 1590.
La sorella ne impugnò il testamento e nei processi che ne seguirono Galileo venne citato come testimone e quindi interrogato per capire quando fossero comparsi i primi segni di squilibrio mentale in Giovanbattista.
Proprio nel corso di queste testimonianze emerse un episodio accaduto alla villa della Torricella, presso Nebbiano, che vide Galileo vittima di uno scherzo di Giovanbattista che rischiò di finire in tragedia per il grande scienziato. L’episodio è assai gustoso e riporta alla luce un momento inedito della vita privata di Galileo che strappa un sorriso divertito.
Ma la presenza dei Ricasoli nella vita di Galileo non si limitò agli anni giovanili e agli scherzi un po’ azzaardati, perché proprio Orazio (nipote proprio di quel Giuliano Ricasoli che ordinò la realizzazione dell’albero genealogico di famiglia) fu - secondo quando scrive Luigi Passerini nella sua “Genealogia e storia della famiglia Ricasoli” del 1861 – “uno dei pochi fedeli amici che consolarono gli ultimi giorni del vecchio sublime nel suo ritiro di Arcetri”.
 
Francesca Marchetti – Donatella Tognaccini
“Le più antiche immagini del Chianti.
L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584”
 

giovedì 10 dicembre 2009

Il matrimonio fra cinema e vino in un coortometraggio


Un filmato che riunisce alcune tra le più belle scene che, nel corso degli anni, hanno celebrato il matrimonio fra Nettare di Bacco e Grande Schermo.

Un viaggio lungo quanto la storia del cinema, fatto scorci, immagini e protagonisti indimenticabili.

Questo è Winefilm, un progetto di Massimo T. Mazza con Studio Doni & Associati di Firenze (www.donieassociati.it), da anni leader internazionale nell’immagine e nella comunicazione del vino e Mediateca Regionale Toscana Film Commission (www.toscanafilmcommission.it).

Un documentario affiancato e reso ancor più esclusivo da una piccola pubblicazione, che raccoglie le testimonianze “a tema” rilasciate da alcuni dei volti più di noti di Hollywood alla giornalista Silvia Bizio, corrispondente a Los Angeles per La Repubblica.

Fra questi il regista Francis Ford Coppola, che svela com'è nata la sua avventura di produttore di vini in California; un inedito George Clooney, che si confida grande amante della cucina e soprattutto dei vini italiani; Meryl Streep, che racconta il personaggio di Julia Child, mitica chef protagonista del suo ultimo film “Julie & Julia”. confrontandolo con il suo rapporto “privato” con la cucina; e poi altri grandi nomi, una decina di esclusivi vis-à-vis che impreziosiscono WINEFILM, rendendolo un lavoro unico nel suo genere.

E da dove, se non dalla Toscana, poteva arrivare un'intuizione del genere? Terra fertile di vino e arte, di luoghi e suggestioni che, nel tempo, hanno saputo stregare alcuni dei più grandi registi del mondo.

Bellezza e tradizione insomma, un connubio che ben racconta la filosofia che da anni guida il lavoro di Simonetta Doni, la “designer del vino” che dal suo studio di Firenze collabora con alcune delle più importanti aziende vinicole del panorama internazionale, disegnando etichette e vesti grafiche delle bottiglie. Una specializzazione che rende la sua professionalità unica, capace attraverso lo studio, il bagaglio di esperienza e la capacità creativa di creare un autentico valore aggiunto al prodotto: il valore della bellezza.

La prima assoluta della pellicola Winefilm, non a caso scelta come ambasciatrice di toscanità e Italian Style nella recente trasferta americana Wine&Fashion organizzata dalla Regione Toscana, si è svolta martedì 8 dicembre nella splendida cornice della Terrazza degli Uffizi a Firenze, con il suo affaccio mozzafiato su Piazza della Signoria.


Per informazioni
Doni&Associati
Firenze - Via Guelfa 85 nero
Tel. +39 055 268023
info@donieassociati.it
www.donieassociati.it

lunedì 7 dicembre 2009

Le guide del 2009 incoronano il vino del Mugello


Punteggi alti e giudizi unanimemente positivi: così le più importanti Guide dei Vini appena uscite in Italia descrivono i Pinot Neri del Podere Fortuna, azienda mugellana in crescita nell’olimpo dei migliori vini italiani.

Nello specifico la guida del Gambero Rosso riconosce al Podere Fortuna la scheda grande e la seconda finale consecutiva per i tre bicchieri (con il Fortuni 2006).

La guida de L’Espresso, che è stata la prima a riconoscere nel 2007 il livello raggiunto dal Pinot Nero mugellano, ha confermato anche quest’anno le tre bottiglie al Fortuni 2006 e le due bottiglie al Coldaia 2006.

Duemilavini 2010, guida ufficiale dell’AIS – Associazione Italiana Sommelier -  assegna, invece, quattro grappoli sia ai due Pinot Neri, Fortuni 2006 e Coldaia 2006, che al Passito del “Campo de’ Tre Filari 2006”. 

Un passito da tenere sotto osservazione visto che anche “I Vini di Veronelli”, guida “storica” del vino italiano, gli assegna ben 91/100,  punteggio molto alto in assoluto,  ma che alla prima uscita è veramente un risultato inconsueto.

“I giudizi delle guide ancora una volta premiano il nostro lavoro - dice Alessandro Brogi proprietario del Podere Fortuna - e ci stimolano, insieme al nostro agronomo ed enologo Andrea Paoletti, a proseguire nella continua ricerca della qualità che caratterizza tutti gli aspetti del nostro lavoro, dalla cura maniacale dei vigneti alla corretta interpretazione dell’annata al momento della vinificazione”.

Intanto sarà possibile per tutti degustare i vini del Podere Fortuna (insieme agli altri vini toscani che hanno ottenuto i quattro e cinque grappoli di Duemilavini) domenica 13 dicembre  al Grand Hotel di Firenze per ”Eccellenza di Toscana 2010” organizzata dall’AIS Toscana.
 

Anche l’Enoteca Italiana incontra i Vignerons D’Europe


Nell'ambito di “Vignaioli & Vignerons” l’evento internazionale in programma in Toscana dal 4 al 13 dicembre in cui, per la prima volta in Italia, al centro della ribalta ci sarà la cultura del vino e il suo rapporto con il territorio. Protagonisti mille Vignerons d’Europe provenienti da 20 Paesi che risponderanno all’appello della Regione Toscana e di Slow food insieme ad importanti personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell’agricoltura, per discutere di sostenibilità ambientale, sociale ed economica della vitivinicoltura, nonché di qualità della produzione enologica europea.

L’Enoteca Italiana, con il supporto di Buonitalia Spa del Ministero delle Politiche Agricole, cura una parte del programma con una serie di iniziative per i vignerons.

Si inizia martedì 8 dicembre con una serie di tour, riservati ai vignerons, alla scoperta di alcuni dei migliori terroir senesi e toscani.

Mercoledì 9 dicembre i vignaioli faranno tappa a Siena. Primo appuntamento  alle 10.30 presso l’Università per Stranieri per la presentazione del progetto “Vino e Lingua” rivolto ai produttori europei. Alle 15,30 presso l’Enoteca Italiana Enoteca Italiana – Fortezza Medicea (Bastione San Filippo) si tiene in collaborazione con l’Arsia il convegno dal titolo: “Biodiversità in viticoltura: la valorizzazione dei vitigni autoctoni - Presentazione dei risultati della ricerca ed esperienze di regioni Europee a confronto”. L’incontro sarà presieduto dal direttore dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini e parteciperanno il presidente dell’Enoteca Italiana Claudio Galletti con l’assessore Agricoltura, Caccia, Aree Protette, Turismo della Provincia di Siena, Anna Maria Betti. A seguire degustazione di circa 30 vini prodotti da vitigni autoctoni.
Alle 20 Galletti insieme al Segretario Generale dell’Ente Vini, Fabio Carlesi faranno gli onori di casa presentando la mostra multimediale “Parladivino e degustazioni libere con schede tecniche tradotte in più lingue.

Giovedì 10 dicembre, sarà protagonista all’Enoteca Italiana “Terra madre”, la rete delle comunità del cibo voluta da Slow Food che festeggia i suoi venti anni. Alle 18 un video proiettato al Bastione San Filippo presenterà “Terra madre”, seguirà una cena al ristorante Millevini con una selezione di prodotti della rete delle comunità del cibo in collaborazione con Slow Food Toscana (Marco Minetto 338/6496083) Sabato 12 dicembre  si conclude la visita dei vignerons a Siena con un Happy Wine aperto al pubblico che prevede una degustazione di vini e prodotti tipici al semplice costo di 5 euro (dalle 18 alle 22).

Vignerons d’Europe fa parte del ricco calendario di appuntamenti dedicati alla cultura del vino a 360° di “Vignaioli & Vignerons”, l’evento promosso da Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Arsia e Slow Food, offerti al pubblico in location e luoghi esclusivi, tappe di un viaggio che, per dieci giorni, toccherà tutta la Toscana, alla scoperta dei suoi tesori e dei suoi segreti enologici.
 
 
 

Natale e Cantine 2009


Lo scorso weekend, il 5 e 6 dicembre, si è svolta presso l'Hotel Cellai di Firenze la manifestazione, organizzata da ONAV, "Le degustazioni di Natale e Cantine 2009" 3° edizione. Presenti 26 aziende in totale.
Tra i vini proposti Montesodi DOCG 5 annate, Brunello di Montalcino (verticale storica dei decenni '70 e '90) e Ripa delle More. Il 6 dicembre sono stati presentati anche i 7 migliori oli nuovi selezionati nel 2009 per Seventop 2° edizione. Tra le aziende premiate va citata la Fattoria di Fiano, situata a Certaldo e gestita dal oltre 60 anni da Ugo Bing. Tra i suoi prodotti il Fianesco IGT e Chianti Colli Fiorentini oltre all'olio extravergine d'oliva.
L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, organizza dall'8 gennaio 2010 fino al 20 marzo un corso di assaggiatore in 18 lezioni. Per info: 055/9065208 www.onav.it

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 4 dicembre 2009

Degustazioni gratuite al museo di San Casciano


Al ricco calendario di iniziative che coinvolge i comuni toscani vocati alla produzione del vino e alla coltivazione della vite anche San Casciano offre il proprio contributo.

“Vignaioli & Vignerons”, evento internazionale in programma dal 4 al 13 dicembre
ideato e promosso da Regione Toscana e Slow Food, sarà al museo civico di San Casciano (via Lucardesi) domani sabato 5 e domenica 6 dicembre.

A “Vignaioli & Vignerons” l’amministrazione comunale offre un ‘brindisi’ al sapore di vino e olio.

Nel week-end che è alle porte e con il quale inizia a propagarsi la calda atmosfera natalizia il museo offre la possibilità di degustare alcune delle eccellenze prodotte nel territorio sancascianese.

Accanto alla nota stele etrusca dell’arciere o tra le straordinarie opere d’arte del medioevo e del rinascimento toscano, quali la Madonna di Ambrogio Lorenzetti e il fonte battesimale del maestro di Cabestany, si potrà degustare vino Chianti classico e olio extravergine Chianti Classico Dop.

L’iniziativa va sotto il nome di “Vino e Olio al Museo” ed è organizzato da Strada del Vino e dell'Olio Chianti Classico in occasione della manifestazione “Vignaioli & Vignerons”.

Le degustazioni si terranno dalle 15 alle 19 e si ripeteranno il 12 e il 13 dicembre nelle stesse fasce orarie.
Info: 055 8256259.

“Si tratta di un’iniziativa - dichiara Renzo Masi, assessore al Turismo e alle attività produttive - che accogliamo con favore non solo perché rende omaggio ad un aspetto saliente dell’identità del nostro territorio, quel mix di tradizioni, storia e paesaggio che rende unico le nostre terre e soprattutto il Chianti, ma anche perché ben si allinea a quella che è la nostra idea di museo: un museo non musealizzato, un luogo vivo, fucina di eventi e iniziative legate al territorio”.
Le degustazione e l’ingresso al museo sono gratuiti.
 

giovedì 3 dicembre 2009

Parte la sfida fra Porto e Vinsanto a Montefollonico


Per il sesto anno consecutivo i migliori produttori di Vinsanto toscano si danno appuntamento a Montefollonico.

Da sabato 5 a martedì 8 dicembre, torna nell’incantevole borgo medievale, la suggestiva manifestazione “Lo gradireste un goccio di vinsanto?” organizzata dal Comune di Torrita di Siena.

Simbolo dell'ospitalità toscana e antico rito dei giorni della festa, il Vinsanto a Montefollonico continua a essere il simbolo di un modo di essere e di vivere la propria terra. Per celebrare il re dei vini da meditazione, quest’anno sarà allestita una sfida dal sapore unico con un’altra delle produzioni mondiali di eccellenza, il Porto.

Martedì 8 dicembre si terrà l’evento “Il Vinsanto e il Porto: due culture e due tradizioni a confronto”.
L’incontro si terrà nella cornice del Teatro Bruno Vitolo, alla presenza del primo consigliere dell’Ambasciata del Portogallo a Roma. Il convegno “Comunicare il territorio: il vinsanto tra strategia di comunicazione e difesa dell’identità locale” vedrà invece la partecipazione, fra gli altri, del Sindaco di Torrita di Siena Giordano Santoni, Paolo Malacarne assessore al turismo, Giovanna Russo Sociologa e specialista di comunicazione, consumi e marketing, Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena, Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena e Augusto Tocci conduttore della rubrica "Dal bosco alla tavola" all'interno del programma Unomattina di Rai Uno.

«Quattro giorni dedicati al Vinsanto - dichiara Paolo Malacarne assessore al turismo del comune di Torrita di Siena – in cui Montefollonico si aprirà ai turisti e agli estimatori del nobile vino da meditazione, offrendo appuntamenti culturali e di approfondimento scientifico sulle caratteristiche del vinsanto. Quest’anno ospite d’eccezione sarà il Porto. Una scelta che, oltre a rappresentare un ottimo abbinamento tra vini, è anche un modo assolutamente originale per conoscere e avvicinare due culture e due territori».  


Gli appuntamenti della manifestazione follonichese arricchiranno la quattro giorni di festa, a partire da sabato 5 dicembre con lo spettacolo “Silent Nights”.

Domenica 6 dicembre sarà la volta delle degustazioni di Vinsanto accompagnate a pecorini e prodotti tipici della tradizione senese.

Lunedi 7 sarà la volta della mostra fotografica dedicata al porto e alle zone di produzione tipiche del vino portoghese.

Tanti i prodotti dell’eccellenza enogastronomica disponibili a Montefollonico, tra i quali spiccano i vini da meditazione dei produttori locali, che partecipano al concorso “Il miglior vinsanto fatto in casa”, premiato martedì 8 dicembre alle ore 18 presso il Teatro Bruno Vitolo.

Ecco l'Atlante degli spumanti d'Italia


Dopo più di un anno e mezzo di lavoro, esce sul mercato editoriale l'Atlante degli Spumanti d'Italia - Metodo Classico.

Si tratta di un'opera importante e completa (2 volumi indivisibili: "Metodo Classico di Territorio" e "Metodo Classico di Vitigno' per un totale di 656 pagine in prestigioso cofanetto) che riteniamo possa contribuire a fornire chiarezza e un'ulteriore promozione al movimento produttivo delle bollicine italiane.

Un lavoro di grande pregio, in conformità agli alti standard qualitativi delle pubblicazioni della nostra casa editrice.

Il lettore potrà scoprire in quest'opera le migliori aziende produttrici di Spumante Metodo Classico - interpretate da Andrea Zanfi con la sua solita metodologia originale - e attingere altresì le informazioni complete sulla produzione degli Spumanti, sui territori, sui vitigni utilizzati, sulle fasi della vinificazione, le caratteristiche dei vini selezionati, la degustazione e molto altro...
Hanno collaborato per i testi inseriti all'interno del doppio volume, il prof. Attilio
Scienza dell'Università di Milano, la Ager s.c. Agricoltura e Ricerca, Giampietro
Comolli del "Forum degli Spumanti d'Italia", gli enologi Stefano Capelli e Mattia Vezzola.

Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi - grazie anche alle centinaia di splendide fotografie inedite di Giò Martorana.
Un nuovo ed importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento spumantistico italiano e dei suoi protagonisti.

lunedì 30 novembre 2009

“Vignaioli & Vignerons” in Toscana a dicembre


Mille vignaioli da 20 Paesi - dalla Francia alla Georgia, passando per la Germania fino alla Romania - scambieranno tra loro idee ed esperienze, insieme ad importanti personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell’agricoltura, per discutere di sostenibilità ambientale, sociale ed economica della vitivinicoltura, nonché di qualità della produzione enologica europea.

Sono i Vignerons d’Europe che, dal 5 al 7 dicembre, chiamati a raccolta da Slow Food, si danno appuntamento all’edizione n. 1 di “Vignaioli & Vignerons”, dieci giorni di eventi in Toscana dedicati al mondo della vite e del vino.

Dal 4 al 13 dicembre palazzi, cantine, musei e piazze di oltre 60 comuni toscani, ospiteranno incontri, convegni, laboratori, degustazioni, mostre, wine talks e mercati, che animeranno i percorsi a tema della prima manifestazione in Italia dedicata alla cultura del vino nelle sue molteplici espressioni (info: www.vigneronsdeurope.com; www.vignaiolievignerons.it).

“Capace di evocare la storia millenaria della vite e del vino, la Toscana è la sede ideale per ospitare questa manifestazione - sottolinea il presidente della Regione Toscana Claudio Martini - luogo simbolo del forte legame che unisce il territorio ai suoi prodotti, tutta la regione renderà un giusto omaggio al vino e alla sua cultura”.

“Vignerons d’Europe - spiega Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food - è figlio della straordinaria esperienza di Terra Madre. Dopo la prima edizione del 2007 a Montpellier in Francia, Slow Food sentiva l’esigenza di rilanciare con grande energia questo progetto che riteniamo molto importante per il futuro dell’enologia europea e non solo”.

Il tema centrale di Vignerons d’Europe sarà la sostenibilità della produzione vitivinicola.Complice l’attenzione rivolta ai problemi globali causati da cambiamenti climatici e inquinamento, il mondo del vino è attraversato da un dibattito a volte disorganico sul da farsi.

A Vignerons d’Europe i produttori cercheranno una strada comune per gli anni a venire e daranno vita ad una rete europea di vignaioli.

Il 5 e 6 dicembre a Montecatini Terme (Pistoia) - ospiti della città di Montecatini Terme e della Provincia di Pistoia - si svolgeranno seminari e dibattiti. Al termine, i mille vignaioli contribuiranno alla redazione del “Manifesto europeo per una vitivinicoltura sostenibile”, il documento finale la cui presentazione sarà di scena il 7 dicembre a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Sempre a Firenze, in Piazza della Santissima Annunziata, il 7 dicembre, dalle 14.00 fino alle 20.30, i vini dei produttori di Vignerons d’Europe saranno in vendita e in degustazione in un mercato del vino europeo autentico e unico.

Vignerons d’Europe fa parte del ricco calendario di appuntamenti dedicati alla cultura del vino a 360° di “Vignaioli & Vignerons”, l’evento promosso da Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Arsia e Slow Food, offerti al pubblico in location e luoghi esclusivi, tappe di un viaggio che, per dieci giorni, toccherà tutta la Toscana, alla scoperta dei suoi tesori e dei suoi segreti enologici.

Nella manifestazione, i vignaioli e Slow Food Toscana offriranno la propria ospitalità ai vignerons e ai soci delle altre regioni italiane ed europee, con il programma Terra Ospitale, e, tutti insieme, si prepareranno a celebrare il “Terra Madre Day”, la giornata mondiale promossa per il ventesimo anniversario di Slow Food, con centinaia di eventi in tutto il mondo (www.terramadre.org).

Il barbaresco protagonista all’Enoteca Italiana


All’Enoteca Italiana di Siena il barbaresco in degustazione.
L’Ente Nazionale Vini lunedì 30 novembre alle 20,45 apre le porte ad una serata enologica per far scoprire i piaceri dell’eccellenza piemontese.

Le splendide sale della Fortezza Medicea di Siena ospitano i vini de Le tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, una delle più importanti aziende del Piemonte.

L’enologo Marco Dotta racconterà i profumi e la storia di ben otto barbareschi, dal forte carattere, provenienti tutti dalla famosa tenuta storica.

Per partecipare a “Beviamolo Strano”, questo è il titolo della rassegna di vini d’autore promossa dall’Enoteca Italiana e organizzato dall’Ais Delegazione di Siena, è necessario telefonare al numero 057740334 oppure mandare una email a delegato.siena@aistoscana.it.

“Gli altri appuntamenti enologici –dichiara Leonardo Bartolommei, delegato Ais Siena  - saranno dedicati ai vitigni autoctoni meno conosciuti e si svolgeranno nell’anno nuovo ogni mercoledì, dal 13 gennaio al 10 febbraio”.

“Noi di Enoteca Italiana – conclude Salvatore De Lio manager dell’Ente Nazionale Vini - siamo ben felici di ospitare questa importante iniziativa finalizzata alla diffusione e alla valorizzazione del vino sotto ogni suo aspetto culturale e curioso”.
 

venerdì 27 novembre 2009

I vignaioli in Toscana

A Reggiolo la 1° edizione di Baratto Wine Day



Si svolgerà domenica 29 novembre all'interno della Rocca di Reggiolo (RE) la prima edizione del Baratto Wine Day.
Nata da un ‘idea di Studio Cru di Vicenza, la manifestazione si presenta come uno spazio di condivisione e di libero scambio di bottiglie di vino.
Poche e semplici le regole: ingresso con minimo 6 bottiglie da scambiare e bandito l’utilizzo di denaro. Il resto viene lasciato alla capacità contrattuale dei partecipanti, senza alcun limite, nel vero spirito del baratto.
Il Baratto Wine Day si inserisce in un programma più articolato che prevede i festeggiamenti per il compleanno dell’Acetaia San Giacomo, produttice a Novellara di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. L'appuntamento è per sabato 28, sempre presso la Rocca di Reggiolo, a partire dalle 22.00.
La domenica invece il grosso del programma: il Baratto Wine Day dalle 10.00 alle 16.00, intervallato alle 13 da un pranzo con alcuni dei produttori più interessanti della nouvelle vague del Lambrusco: Cinque Campi, Le Barbaterre, Vittorio Graziano e Storchi. Sarà un pranzo aperto al dialogo, in cui i produttori si mescoleranno agli ospiti per spiegare e illustrare, in un’atmosfera informale, i loro vini e la loro filosofia produttiva, che li sta portando alla ribalta del mondo un tempo dimenticato del Lambrusco.
A seguire, all’interno della biblioteca civica di Reggiolo, la presentazione del libro dello chef Gianni D’Amato: “Rigoletto: Sinfonie del Gusto”, edito da Gribaudo Editore. A seguire buffet in Rocca per assaggiare alcune delle creazioni del cuoco Reggiano.
Per il pranzo con i produttori, che avrà un costo di 30 €, i posti sono limitati e su prenotazione.
Per maggiori informazioni www.barattowineday.it. Per prenotare il pranzo occorre mandare una mail a info@barattowineday.it oppure telefonare al 392.9286448.

Nicoletta Curradi

mercoledì 25 novembre 2009

Tuscans do it better !


Questo è quanto emerge dalla Top 100 dei migliori vini al mondo stilata ogni anno dalla prestigiosa rivista statunitense Wine Spectator, e il portabandiera del vino italiano è un Chianti Classico: Castello di Brolio 2006 si colloca al quinto posto.

Altre 5 etichette del territorio del Gallo Nero tra i primi 35. Successi che evidenziano quanto affermato poche settimane orsono dall’altro “guru” dell’enologia modiale, Wine Advocate, che posizionava 50 Chianti Classico nell’eccellenza enologica.

La selezione, come ogni anno, è stata rigorosissima: in 12 mesi gli esperti di Wine Spectator hanno testato più di 17.000 vini da cui sono emersi i migliori 100.

Il successo del Castello di Brolio non rimane però isolato. In classifica ci sono 19 vini italiani, uno su cinque, e di questi ben 15 vengono dalla Toscana, ma è il territorio del Chianti Classico a fare la parte del leone con 3 vini tra i primi dieci.

Da segnalare anche la Riserva 2006 di Viticcio che conquista una posizione di grande prestigio nella parte alta della classifica. Un successo straordinario.

“L'indubbia soddisfazione per Barone Ricasoli è rafforzata dal raggiungimento ai vertici mondiali di qualità e apprezzamento per un Chianti Classico, obbiettivo cosi alto mai raggiunto prima, segno del costante innalzamento di qualità, unicità, eleganza di questa meravigliosa Denominazione!” afferma Francesco Ricasoli, Presidente di Barone Ricasoli.

Ma il grande apprezzamento che riscuote il Gallo Nero dalla critica di oltreoceano non è rappresentato solo da “Wine Spectator”. Nel numero di agosto infatti la prestigiosa rivista “Wine Advocate” diretta da Robert Parker ha premiato ben 50 Chianti Classico 2005 e 2006 con punteggi superiori ai 90 punti.

“Questi premi sono il giusto riconoscimento per il nostro Territorio e per i suoi Viticoltori” dice Marco Pallanti Presidente del Consorzio del Chianti Classico. “Sono oramai molti anni che stiamo producendo vini di altissima qualità con una originalità che ci deriva dalla perfetta integrazione dei nostri vitigni sulle belle pendici chiantigiane. Tutto ciò non può che riempirci di orgoglio e farci ben sperare per il futuro. Questa bella notizia arriva in chiusura di un 2009 di grandi riconoscimenti da parte della stampa di tutto il mondo, adesso aspettiamo l’auspicata ripresa del mercato che sembra oramai all’orizzonte. La crisi si può combattere soltanto con la qualità, lo abbiamo sempre detto, e tali risultati non fanno che confermare che nel Chianti Classico operano molti imprenditori capaci che ci credono, raccolgono successi, e che hanno fatto di tutto ciò un “must”.

A Francesco Ricasoli il Premio “Giò Renti”


E' stato consegnato a Siena, nel corso di una cerimonia presso la sede della Camera di Commercio, il Premio Giò Renti a Francesco Ricasoli, presidente di Barone Ricasoli.

Il premio è stato ideato dall’Associazione Enogastronomica Senese ed è intitolato a Giovanni Righi Parenti - grande studioso della cucina tradizionale toscana e considerato un “senatore” della gastronomia italiana del XX secolo – ed è arrivato alla sua terza edizione.

Dopo l’antropologo Alessandro Falassi e lo chef Tony May, l’edizione 2009 ha voluto premiare il fiorentino Francesco Ricasoli, “per il suo importante ruolo a favore della vitivinicoltura toscana e italiana, e per la capacità di valorizzare l’elevato nome e il patrimonio di valori e cultura della dinastia Ricasoli”.

Trentaduesimo barone di Brolio, Francesco Ricasoli ha rilevato l’azienda di famiglia nel 1993, riportandola al centro dell’attenzione vitivinicola nazionale e internazionale.

Ma Francesco ha fatto anche molto di più, perché ha avuto la capacità di ridare all’azienda il suo naturale ruolo di leadership nel campo dell’innovazione e della sperimentazione vitivinicola ed enologica.
A duecento anni di distanza dalla nascita di Bettino Ricasoli - il “barone di ferro” inventore della formula del Chianti Classico - i vigneti e le cantine del castello di Brolio sono dunque tornati a essere all’avanguardia in Toscana e in Italia, e i vini che vi nascono ricevono anno dopo anno i maggiori riconoscimenti dalla stampa italiana ed estera.

Il premio per altro arriva in un anno estremamente significativo per Brolio e per Francesco Ricasoli. L’azienda ha infatti quest’anno celebrato con numerose iniziative i duecento anni dalla nascita di Bettino (1809-1880), e ha anche aperto al pubblico la Collezione Ricasoli, un museo di famiglia che ripercorre i tanti secoli della dinastia.

La premiazione è stata anche occasione per parlare di turismo del vino e presso la Sala Attico della Camera di Commercio di Siena, a partire dalle ore 17.30, si è svolta una tavola rotonda che ha messo a confronto istituzioni e operatori.

Vi hanno preso parte Anna Maria Betti assessore all’agricoltura della provincia di Siena, Massimo Guasconi presidente della CCIAA, Alessandro Falassi dell’Università per Stranieri di Siena, Ettore Silvestri presidente dell’Associazione Culturale Enogastronomica Senese, Andrea Pannocchieschi presidente dell’Agriturist Siena, Francesco Ricasoli e i cugini Giovanni e Marco Ricasoli Firidolfi.

martedì 24 novembre 2009

Da domani il Vinitaly sbarca in Giappone e Corea


Sono il Giappone e la Corea del Sud le tappe conclusive del Vinitaly World Tour 2009 (www.vinitaly.com), in programma rispettivamente domani 25 a Tokyo e venerdì 27 novembre a Seoul con la 4^ edizione di Vinitaly Japan e la 1^ di Vinitaly Corea del Sud, eventi realizzati in collaborazione tra Veronafiere, Buonitalia Spa e ICE.

La tappa coreana è una novità di quest’anno a conferma del sempre maggior interesse nei confronti dell’Estremo Oriente, mercato dove le previsioni di crescita per il consumo di vino sono considerate molto promettenti nel medio-lungo periodo.
Difatti, le aspettative degli operatori italiani per questi due appuntamenti sono alte e la lista dei partecipanti vede oltre una cinquantina di aziende tra le più importanti e attive all’estero, insieme alle collettive dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino della Sicilia, dell’Uvive-Unione Consorzi Vini Veneti Doc, del Consorzio per la tutela del Brachetto d’Acqui, del Consorzio per la tutela dell’Asti e dell’Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi. Presente anche Unaprol, per la presentazione di Portfoil: il salotto di qualità dell’olio extravergine di oliva italiano.

Il programma delle due tappe asiatiche prevede seminari, degustazioni e workshop commerciali dedicati ai principali importatori, distributori, ristoratori, albergatori, nonché alla stampa di settore e di life-style, high end consumer e opinion leader che si svolgeranno presso la prestigiosa location del New Otani Hotel a Tokyo e presso il Grand Hyatt Hotel a Seoul.

Un format, quello ideato da Veronafiere, Buonitalia Spa e ICE, che nella programmazione delle attività 2010 si arricchirà con la realizzazione di educational tour nei luoghi di produzione delle nostre eccellenze alimentari e vinicole.
Gli educational, rivolti agli operatori del settore con particolare riguardo alla categoria dei sommelier, serviranno a far conoscere più approfonditamente le caratteristiche delle produzioni a denominazione made in Italy strettamente legate al loro territorio di origine. (si fa presente per inciso che il format che prevede gli educational, pur in linea generale approvato, non risulta essere stato precedentemente condiviso).

Il Giappone è senza dubbio il mercato più stabile per quanto riguarda le importazioni di vino in Asia. Qui si consuma il 30% di tutto il vino bevuto in Asia, ma ben il 60% del vino d’importazione.

La liberalizzazione della concessione delle licenze per la vendita al dettaglio di alcolici, istituita nel 2006, ha recentemente favorito ed incentivato l’apertura di numerosi negozi che commercializzano vino, dando nuovo impulso al settore in un mercato importante caratterizzato per alcuni anni da una scarsa dinamicità.

Dopo un periodo di relativa stabilità, il recente rapporto condotto da IWSR (International Wine and Spirit Record) prevede che il consumo di vino aumenterà del 7% per arrivare a un volume di 335 milioni di bottiglie entro il 2011. Anche per i vini spumanti le previsioni parlano di un mercato di quasi 35 milioni di bottiglie entro il 2011 (un aumento del 117% rispetto ai valori registrati nel 2002).
I coreani, come i giapponesi, sono molto attenti alla qualità. I vini d’importazione di alta qualità hanno infatti aiutato ad aumentare il profilo e l’appeal di questo prodotto. Dal 2003 il mercato del vino in Corea è cresciuto annualmente del 30%. Oggi è il quinto paese consumatore di vino in Asia, ma si prevede che entro i prossimi cinque anni salirà al terzo posto, alle spalle solamente di Cina e Giappone.
I consumatori coreani sono molto attenti, giovani e qualificati e lasciano ben sperare per gli anni a venire.

Andrea Balleri l'uomo d'oro del 2009


Ancora un successo per il capobarman della Grotta Giusti di Monsummano Terme.
Dopo la vittoria come Miglior Sommelier della Toscana e la piazza d'onore nazionale, arriva nello stesso anno anche il titolo di Miglior Barman
 
Il successo, per il capo barman della Grotta Giusti Natural Spa Resort di Monsummano Terme, è arrivato durante la finale nazionale che si è tenuta a Sorrento dall'8 al 13 novembre e durante la quale si sono svolti i festeggiamenti per il 60° compleanno dell'Associazione Italiana Barman e Sostenitori AIBES.

Il neo campione è capo barman A.I.B.E.S. e sommelier professionista A.I.S. oltre che istruttore di area specifica sala-bar presso l'Istituto per servizi alberghieri e della ristorazione Ferdinando Martini di Montecatini Terme.
 
Ricco il suo palmares di riconoscimenti, sia come sommelier che come barman.
Dal 2004 - anno in cui ha conseguito il diploma A.I.S. - l'attività di sommelier è stata un crescendo di soddisfazioni.
Ha ottenuto la piazza d'onore al Miglior Sommelier di Toscana dal 2005 al 2008 e si è classificato quinto al concorso come Miglior Sommelier d'Italia nel 2007 e nel 2008, prima di aggiudicarsi il titolo di Miglior Sommelier della Toscana e il secondo gradino del podio al concorso per Miglior Sommelier d'Italia nel 2009.
 
Un anno particolarmente ricco di soddisfazioni per Andrea Balleri questo 2009, che si avvia verso la conclusione con un ulteriore successo del barman di Monsummano, primo assoluto al concorso di Miglior Barman dell'anno.
Un grande stile che si intravedeva già dal 2001, quando si è aggiudicato il titolo di campione nazionale al Premio Angelo Zola, seguito nel 2002 dai titoli mondiali Bacardi Martini Grand Prix e John White Course Singapore.

Milano: oggi al via il salone dell'enologia


Oltre 850 espositori provenienti da 28 nazioni su una superficie coperta di 100.000 metri quadrati lordi: questi i numeri dell’edizione 2009 di SIMEI, Salone Internazionale delle Macchine per l’Enologia e l’Imbottigliamento ed ENOVITIS, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura, che si svolge dal 24 al 28 novembre presso il polo espositivo di Fiera Milano a Rho.

Nonostante una contenuta flessione degli spazi espositivi, l’internazionalità della manifestazione però non solo si è mantenuta alta, ma ha addirittura evidenziato una leggera, ma sensibile crescita. A testimonianza del riconoscimento della validità di queste fiere specializzate: appuntamento consolidato e riconosciuto come strategico a livello internazionale, a cui è importante non mancare.
Un risultato importante, che arriva in un anno critico a livello di congiuntura economica-globale

Ma non solo. Anche sul fronte visitatori, Simei ed Enovitis si propongono di mantenere il trend di crescita che ha caratterizzato i Saloni milanesi, di edizione in edizione: quest’anno grazie all’intensa attività svolta dalla segreteria organizzativa, in autonomia e in collaborazione con Ice e Promos (l’Azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali), sono attese le visite di qualificate delegazioni di operatori stranieri (responsabili e tecnici di cantine, di aziende vitivinicole private, di industrie produttrici di bevande eccetera) provenienti da: Repubblica Ceca, Georgia, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Russia (zona di Krasnodar), Kazhakistan, Sud Africa, Usa, Canada, Cile, Vietnam, Israele, Turchia, India, Brasile, Argentina.

“Qualità, ambiente e sicurezza saranno, e già sono – precisa Marzio Dal Cin, presidente di Anformape Associazione nazionale fornitori macchine, accessori e prodotti per l’enologia -, i più forti ‘must’ che guideranno l’operato di tutte le aziende del settore agroalimentare, vino e bevande comprese”.
Per cinque giorni la grande protagonista sarà dunque l’innovazione tecnologica, ma soprattutto la “qualità”. Una “qualità” che, oggi più di ieri, è da intendersi in un’accezione estesa e articolata: qualità dei prodotti, qualità dei processi produttivi, qualità dei valori che caratterizzano sia la capacità di fare innovazione tecnologica, sia di fare impresa in modo responsabile, ecosostenibile ed etico. SIMEI ed ENOVITIS si propongono dunque come risposta a tutte queste esigenze, sia attraverso una ricca e articolata offerta merceologica e un’esposizione razionale degli espositori italiani ed esteri nei diversi padiglioni; sia attraverso occasioni di confronto, formazione e informazione.

Ci sarà infatti spazio per momenti di approfondimento incentrati proprio su sviluppo sostenibile delle produzioni, attenzione all’ambiente, sicurezza per il consumatore.
Location ideale l’innovativa area Simei-Enovitis Forum dedicata a stimolare occasioni di confronto tra gli operatori su questa tematica e allestita negli oltre 2.000 metri quadrati del Pad. 11. In questo Padiglione ha sede l’area dedicata alla stampa internazionale e quella riservata alle diverse delegazioni estere, qui si svolgeranno eventi e animazioni, qui verranno allestiti il Wine bar e l’Oil bar momenti legati alla convivialità e allo svago, ma anche mirati ad attivare un confronto di alto livello sulla qualità delle produzioni.

Tra gli appuntamenti in calendario si segnala mercoledì 25 novembre (ore 9,30-13,00 Sala Gemini, Centro Congressi) il convegno internazionale “Viticoltura ed enologia sostenibili: indirizzi, tecnologie e prospettive”, organizzato da Unione Italiana Vini, con il patrocinio dell’Oiv, e realizzato con la consulenza scientifica di illustri esperti del settore, italiani ed esteri. Moderato da Attilio Scienza, l’incontro, farà il punto sull’attuale gestione del vigneto per capire quali siano i nuovi fattori su cui puntare per ottimizzare l’ecosostenibilità delle produzioni: dal contributo della genomica e del miglioramento genetico, alle operazioni agronomiche e alle lavorazioni meccaniche. Dal vigneto alla cantina, l’attenzione si sposterà quindi all’utilizzo dell’energia e al trattamento degli scarti di produzione. In primo piano diverse case history.

La viticoltura sarà al centro della discussione anche nella prima giornata di fiera – martedì 24 novembre (ore 15.00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad 11) – con il convegno: “Maggiore qualità e minori costi. La vitivinicoltura secondo Telecom Italia” (a cura di Deca).

Appuntamento poi mercoledì 25 (ore 10-13,00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad. 11), con il convegno tecnico realizzato da Unione Italiana Vini in collaborazione con Assovetro, dal titolo “Vetro, sostenibilità ambientale e qualità del prodotto - Il vetro sceglie la sostenibilità ambientale e punta sulla qualità del prodotto e sul riciclo”.
Il vetro sarà protagonista sia dal punto di vista della qualità e dell’ecosostenibilità del prodotto che dell’utilizzo nei diversi mercati, nazionale e internazionale. In particolare verrà presentato un accordo di capitolato, relativo alle bottiglie, a dimostrazione di come la filiera produttiva – produttori e fornitori– siano sempre più disponibili a reciproci impegni per garantire appunto la qualità del prodotto e la sicurezza di chi lo acquista. Tra gli argomenti trattati, naturalmente il riciclo, i controlli, la formazione e alcune case history.


Giovedì 26 novembre (ore 13.00 - Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad. 11) i riflettori saranno invece puntati sul mercato delle bevande. Sviluppi nel mercato, soluzioni per imballaggi e confezioni, servizi di protezione per il brand: queste le tre sezioni del workshop – in inglese e italiano - organizzato da Cape Decision.
L’obiettivo dell’evento è di offrire a imprenditori e manager una panoramica completa sul mercato italiano e internazionale delle bevande, con orientamenti specifici rivolti alle opportunità di crescita e innovazione. L’incontro, dal titolo “Prospettive, marketing e tecnologie nel settore delle bevande” si terrà alle ore

La giornata di venerdì 27 (ore 11,00-13,00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS, Pad. 11) vedrà in primo piano invece l’olio, con il convegno realizzato in collaborazione con CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), dal titolo “Olio extravergine di oliva ‘alta qualità’: un nuovo segmento di mercato”.
L’olio extravergine è percepito ancora come una commodity, con difficoltà sempre maggiori, da parte degli operatori del settore, a far accettare al consumatore, differenziali di prezzo nell’ambito della stessa categoria commerciale “extravergine”. Da qui la necessità, che sarà sviluppata nel corso degli interventi del convegno, di far nascere uno strumento che consenta a tutta la filiera olivicola italiana di ribadire e riaffermare le sue competenze sugli extravergini, introducendo una categoria più restrittiva che potrebbe essere definita “Alta Qualità”.


Wine bar e Oil bar
In cinque giorni della manifestazione saranno occasione, anche quest’anno, per degustare e conoscere oltre 100 prestigiose etichette di qualità del nostro migliore made in Italy enologico.
Dal 24 al 28 novembre prossimi a Fiera Milano – polo espositivo di Rho – alcune delle migliori firme della nostra enologia, provenienti da tutte le regioni d’Italia, saranno protagoniste dell’iniziativa Wine bar.

Le degustazioni, gratuite, saranno gestite dagli esperti Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori vino) che saranno in grado di raccontare i segreti del nettare di Bacco in ben 4 lingue.
Offerti da aziende socie di Unione Italiana Vini, dell’Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani e dell’associazione Le Donne del Vino, i vini spazieranno dai rossi ai bianchi, senza dimenticare rosati, dolci e bollicine.

Protagonista in fiera negli stessi giorni anche l’iniziativa Oil bar, nata per promuovere la conoscenza del mondo dell’olio extravergine di oliva italiano e gestita dal personale qualificato dell’Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori di olio d’oliva). Un’opportunità per apprezzare e conoscere la varietà e ricchezza degli aromi, dei profumi e dei sapori di oltre 90 oli di tutta Italia attraverso la degustazione.

Per informazioni
SIMEI - ENOVITIS
Via S. Vittore al Teatro n. 3 - 20123 Milano
Tel. 0039/02/7222281 - Fax 0039/02/866575
E-mail:info@simei.it – info@enovitis.it
Internet: www.simei.it - www.enovitis.it

lunedì 23 novembre 2009

Chianti o Brunello? No, anche vini della Valtellina




Lo splendido centro termale Spa & Benessere del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio (SO) ha ospitato in un’insolita, primaverile serata di novembre, un’originale degustazione di vini della Valtellina, abbinati a piatti tipici preparati da rinomati chef: gli ospiti, rigorosamente in costume da bagno e accappatoio candido, si sono aggirati, curiosi e senza fretta (se no, che benessere sarebbe?) tra i vari banchi di assaggio dei produttori quali Salis, Caven, Balgera, Prevostini, Bettini e molti altri. Dei vini valtellinesi e delle loro qualità organolettiche si era parlato poco prima nel Salone da Ballo dell’Hotel in un interessante convegno condotto dal Presidente del Consorzio Vini Valtellina. L’antico stile dei Romani è stato riproposto oggi come 2000 anni fa: infatti i Bagni di Bormio offrono dal I sec. a.C. la filosofia delle terme romane, insieme a due storici hotels a 5 stelle, riportati pochi anni fa al primitivo splendore. Oltre 70 tipi di pratiche termali, con vasche e piscine all’aperto con acqua calda, accessibili anche sotto una bella nevicata, fanno parte dell’offerta del Gruppo QC Terme, che aprirà il 5 dicembre anche a Monza, e già esiste a Pré St.Didier e a Milano (Info: www.qcterme.it).
Ma torniamo a parlare un po’ dei vini valtellinesi, che raccontano molto di sé e del territorio da cui traggono origine: il Sassella è connotato dalla natura rocciosa della zona, la più nota della Valtellina, nel cuore del versante terrazzato, adattato dall’uomo nei secoli alla coltivazione della vite con il riporto di terra fertile dal fondovalle. L’ottimale esposizione al sole porta a giusta maturazione le uve di Nebbiolo. Inferno è invece il suggestivo nome della più piccola sottozona DOCG Valtellinese: 55 ettari circa di terrazzamenti vitati, molto rocciosi e difficili da raggiungere. Il circuito dell’Inferno unisce il fondovalle con la mezza costa del versante retico. Il vino prodotto qui è considerato il più austero tra i Valtellina Superiore.
I Vinautori, alias Pietro Triacca e Stephan Keller, di Madonna di Tirano, producono vini che non hanno nulla di tradizionale: sauvignon bianco è il vitigno di “Saga”, vino che ben si accompagna ai pizzoccheri valtellinesi. Anche il Nebbiolo vinificato con metodi moderni dà ottimi risultati con il “Virtù”, adatto all’invecchiamento ed abbinabile al taroz, altro piatto tipico locale. L’ultimo prodotto è un Syrah proveniente dal sud della Francia, misto a Nebbiolo: il “Sirano” ha un gusto fruttato e fresco. Invece “Garibalda” intende diventare uno dei migliori Syrah italiani.
L’azienda Conti Sertoli Salis produce il vino più singolare e raro della Valtellina: lo sforzato “Canua”, rosso secco, di corpo, elegante e armonico già dopo 4-5 anni di invecchiamento. Si ottiene dopo un lungo appassimento di uve Nebbiolo Chiavennasca, lasciate fino a gennaio in solaio per concentrare aromi, tannini nobili e zuccheri.
Quindi, non ci sono solo Chianti e Brunello, ma anche un’ottima scelta tra i vini della Valtellina.

Info: www.consorziovinivaltellina.com

Nicoletta Curradi

venerdì 20 novembre 2009

Bologna: 3a rassegna internazionale di vini passiti

Il 28 e 29 novembre tutti gli appassionati convergeranno su Bologna e più esattamente a Villa Edvige Garagnani, via Angelo Masini 11 a Zola Predosa.

Dalle 14,00 alle 23,00 di sabato e dalle 10,00 alle 20,00 di domenica banco d'assaggio di vini passiti e da meditazione italiani ed esteri.

La premiazione dei partecipanti si svolgerà sabato in mattinata.

Prezzo: 15 euro con degustazione libera di tutti i vini partecipanti (oltre 550!), bicchiere e tasca portabicchiere e assaggi di formaggi e di panspeziale

Moltissime anche le attività collaterali fra cui tavole rotonde e degustazioni guidati ed importanti nomi del settore in campo.

Per tutte le info: www.concorsovinipassiti.it

giovedì 19 novembre 2009

Lo Studio Doni & Associati veste il vino Migliara Cortona Syrah

È dello Studio Doni & Associati l'etichetta indossata da Migliara Cortona Syrah dell'azienda "Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano" di Cortona (Arezzo) che ha ricevuto da Wine Spectator, la rivista più autorevole e prestigiosa del settore enologico, 98 punti.

Lo Studio Doni & Associati di Firenze, specializzato in etichette di vino, ha seguito l'intero restyling di questa azienda conosciuta soprattutto per il suo carattere francese.
"Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano", infatti, fin dall'inizio della sua attività, si è ispirato alla Francia - in particolar modo alla Valle del Rodano - sia per volontà del titolare Massimo d'Alessandro, con una forte passione per questo regione vitivinicola, sia per l'attinenza del terreno alla coltivazione di vitigni francesi come il Syrah.
Dal 2007, inoltre, "Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano" si avvale della consulenza dell'enologa francese Christine Vernay dell'azienda Domaine Georges Vernay.

Seguendo queste linee guida, lo Studio Doni & Associati ha dato vita ad un'etichetta dal carattere francese: la scritta Migliara è stata elaborata in chiave moderna recuperando lo stile degli antichi registri di rendiconto dell'amministrazione della fattoria risalenti all'800, come anche la scelta della bottiglia - una borgognotta pesante - è un chiaro richiamo alla Francia. La scritta Migliara è stata elaborata manualmente, come anche il testo che si legge sull'etichetta.
Il logo di "Tenimenti d'Alessandro-Manzano", un rombo, grazie al completo restyling dell'azienda, è stato reso più snello e semplice, puntando molto sull'effetto luce dato dal colore dorato. La carta utilizzata è una Fasson Centaure Blanc, stampata a tre colori e due lamine a caldo. La capsula che avvolge il tappo, invece, lascia intravedere il sughero, come avviene in molte bottiglie francesi. Il risultato è un prodotto elegante, di grande carattere, dal gusto retrò e moderno al contempo.

Il podere Migliara è una piccola vigna dalla quale provengono alcune delle migliori uve prodotte in azienda: piantata nel 1990 oggi produce un Syrah di altissimo livello, grazie ad un'accuratissima selezione del prodotto.
Il Migliara Cortona Syrah è realizzato attraverso l'aggiunta di una piccola percentuale di uve Viognier al momento del taglio definitivo, secondo il procedimento utilizzato dai migliori produttori del Rodano.