lunedì 31 ottobre 2011

Fattoria S.Appiano e Ferrari 458 Spider, un binomio di successo!




Per una volta insieme due delle più rappresentative eccellenze d’Italia, da anni ambasciatrici del miglior made in Italy in tutto il mondo: la nuova Ferrari 458 spider accompagnata da un calice di Chianti.

Il rosso più famoso d’Italia sarà rappresentato dalla gamma enologica della Fattoria Sant’Appiano, perla vinicola della zona del Chianti fiorentino. Il rosso e la rossa si incontreranno alla concessionaria Samocar di Prato, dove dal 2 al 5 novembre sarà presentata l’ultima arrivata di casa Ferrari, la 458 spider. La Fattoria Sant’Appiano brinderà all’evento con un banco di degustazione dei suoi vini dedicato a tutti gli appassionati di motori che faranno visita alla nuova Ferrari.

Il pubblico avrà anche l’occasione di scoprire la nuova etichetta del Monteloro, il “Gran Cru” della Fattoria che proprio in questa occasione uscirà per la prima volta con una rinnovata veste grafica. L’etichetta si inserisce in un più ampio progetto di re-styling delle immagini che contraddistinguono le bottiglie di Sant’Appiano. Attraverso una trittico del tutto particolare le nuove etichette dell’azienda uniscono l’eleganza a un’originalità capace di distinguersi con disinvoltura dalla moltitudine di immagini che da ormai diversi anni caratterizza il mondo del vino.

La presenza di Sant’Appiano a Prato nei prossimi giorni non è casuale. Proprio nella sua cantina è stata ospitata lo scorso 18 aprile il nuovo modello della Ferrari 599 nel corso della giornata “Rosso & Rossa” che ha visto arrivare in Fattoria decine di Ferrari e Maserati. In quell’occasione fu proprio il Monteloro ad avere le luci della ribalta insieme alle “rosse” in una degustazione verticale delle annate 2000; 2001; 2002; 2003;2004; 2005, guidata dall’avv. Paolo Baracchino, grande conoscitore ed esperto di vino, membro del Gran Jury Europeen.

La Fattoria Sant’Appiano continua così una liaison con il mondo dei migliori motori italiani ispirata dalla passione dei suoi proprietari non solo per le quattro ruote, ma anche per quella perfetta sintesi tra potenza e de eleganza tipica di una grande macchina, marchio di fabbrica di un grande vino.



Per info:
Fattoria Sant’Appiano
indirizzo: Strada di Sant'Appiano, 11,50021 Barberino Val d'Elsa FI
Tel. +39 055 8075541 - Fax +39 055 8066242 - info@santappiano.it
www.santappiano.it


Nicoletta Curradi

lunedì 24 ottobre 2011

E' uscito il Codice Denominazione origini dei Vini 2011

E finalmente disponibile per tutti i wine makers, ma sopratutto per le aziende vitivinicole la nona edizione del volume “Codice denominazioni di origine dei vini” edizione 2011, pubblicato dall’Unione Italiana Vini.

Un testo unico nel suo genere, costituto di 1920 pagine, insostituibile strumento per chi vuole addentrarsi nei meandri delle complesse disposizioni che regolano le norme produttive delle DOC e IGT.

Il volume raccoglie tutte le disposizioni comunitarie e nazionali sulle denominazioni di origine dei vini e i disciplinari di produzione dei vini Docg, Doc e Igt

Sono passati tre anni dalla precedente edizione del Codice denominazioni d'origine dei vini l'Unione Italiana Vini e il nuovo volume comprendente anche il testo dei regg. Ue n. 1234/07, 607/09 e il D.Lgs n. 61 dell’8 aprile 2010 e i relativi decreti applicativi, unitamente alla vigente normativa comunitaria e nazionale in materia, comprese anche le circolari inedite, per consentire una più completa informazione.

Il mondo delle denominazioni di origine dei vini costituisce la punta di diamante del settore ed è in continua crescita quantitativa come testimoniano i dati produttivi degli ultimi anni che hanno raggiunto i 15 milioni di ettolitri annui per le DOP e sfiorano la stessa cifra anche per le IGP con una percentuale complessiva superiore al 60% sull’intera produzione italiana.
In totale abbiamo oltre 500 disciplinari, suddivisi tra denominazioni di origine controllate e garantite, denominazioni di origine controllate e indicazioni geografiche tipiche.

Il volume riporta tutti i disciplinari di produzione dei vini Doc e Docg con le più recenti modifiche, unitamente ad una sintesi aggiornata dei dati statistici (superficie vigneti, produzione di uva e di vino ecc.) ed è completato con
 i testi di tutti i disciplinari di produzione dei vini a indicazione geografica tipica con gli ultimi aggiornamenti.
Novità di questa edizione sono le statistiche produttive dei vini IGT che descrivono questo importante comparto con dati statistici completi, spesso poco conosciuti dagli operatori professionali
Il Codice denominazioni di origine dei vini, a cura di Giuseppe Caldano e Antonio Rossi, è il risultato di uno sforzo editoriale compiuto dall'Unione Italiana Vini. E' composto di 5 capitoli, di cui i primi tre sono dedicati ai disciplinari di produzione (vini Docg, Doc e Igt).
La normativa comunitaria per i vini DOP e IGP è riportata nel quarto capitolo. I testi del decreto legislativo n. 61 e delle disposizioni di attuazione, insieme alle disposizioni nazionali in vigore, sono raggruppati nel quinto capitolo.
Il Codice denominazioni di origine dei vini è in vendita al prezzo di euro 130,00 (Iva inclusa) e può essere richiesto all'Unione Italiana Vini, via San Vittore al Teatro n. 3 - 20123 Milano - Telefono 02/72222848 - Fax 02/866226 – Email:  abbonamenti@corrierevinicolo.com

Le etichette di Nittardi in mostra a Firenze e Roma

Arte, vino e creazione: tutte le etichette e le carte seta d’autore delle 29 annate del Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” in mostra per una bottiglia che diventa opera d’arte a Firenze e a Roma.

La Fattoria Nittardi, tenuta vitivinicola situata nel cuore del Chianti Classico che fu di proprietà di Michelangelo Buonarroti, presenta in anteprima assoluta a Firenze la sua XXIX etichetta artistica.
L’annata 2009 del Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” è stata dipinta da Pierre Alechinsky, grande artista di fama internazionale ed esponente di spicco del famoso gruppo Co.Br.A.

Firenze sarà la prima città in Italia ad accogliere, con ingresso libero alla Galleria del Palazzo Coveri, la collezione completa delle etichette e delle carte seta, che ogni anno impreziosiscono un limitato numero di bottiglie di Chianti Classico “Casanuova di Nittardi”, rendendole un ambito oggetto da collezione.

Confermando il loro forte legame con la Toscana, Peter Femfert e Stefania Canali, proprietari dal 1981 della Fattoria Nittardi, hanno scelto Firenze per celebrare la XXIX Etichetta Artistica di Pierre Alechinsky e per far conoscere al grande pubblico la loro preziosa collezione, che consta di 58 opere firmate dai più grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea, tra cui A.R. Penck, Yoko Ono, Corneille, Mitoraj, Emilio Tadini, Arroyo, Giuliano Ghelli, Valerio Adami, Mimmo Paladino, Tomi Ungerer, Friedensreich Hundertwasser e, per l’annata 2008, il Premio Nobel per la Letteratura Günter Grass.

A ospitare questa esclusiva iniziativa sarà la Galleria del Palazzo di Palazzo Coveri da mercoledì 19 ottobre a venerdì 28 ottobre 2011.
La mostra, dopo aver lasciato la città di Firenze, sarà esposta anche a Roma, dal 17 novembre al 26 novembre 2011, nella Galleria Edieuropa all’interno dello storico Palazzetto Cenci.

Il sodalizio della Fattoria Nittardi con l’eclettico artista Pierre Alechinsky riconferma il profondo legame che unisce Nittardi con il mondo dell’arte, legame che si può scoprire subito, non appena giunti alla tenuta, situata nel cuore storico della Toscana tra Firenze e Siena. Qui, tra 12 ettari di vigneti, 4 ettari di uliveti e 120 ettari di bosco, si trova un pregevole Giardino delle Sculture in cui sono ospitate molte opere di artisti internazionali, tra cui Miguel Berrocal, Horst Antes, Victor Roman, Raymond Waydelich, Friedensreich Hundertwasser. Un sentiero artistico emozionante inserito nella natura di Nittardi, che dimostra la grande passione della proprietà nell’unire il mondo del vino a quello dell’ospitalità e della cultura.

A esaltare queste suggestive espressioni d’arte contemporanea, l’eccellenza dei vini della Fattoria Nittardi, che negli anni hanno ottenuto molti e importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Oltre al Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” e alla Riserva “Nittardi”, ottenuti principalmente da uve Sangiovese, la Fattoria Nittardi, estesasi all’inizio degli anni 2000 anche in Maremma, produce il prestigioso “Nectar Dei” ”, vino principe dell’azienda, e il giovane cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sangiovese “Ad Astra”, entrambi IGT Maremma Toscana.

Questi vini richiamano a origini molto antiche: nel 1182 quello che oggi è conosciuto come Nittardi era una torre fortificata a Castellina in Chianti chiamata “Nectar Dei”, che nel XVI secolo divenne proprietà di Michelangelo Buonarroti. Nel 1510, mentre era a Roma per realizzare la Cappella Sistina, Michelangelo si fece inviare dal nipote Lionardo come “dono genuino al Papa Giulio II”, alcuni fiaschi del vino Nittardi che lui stesso produceva. La storia si è ripetuta mezzo millennio più tardi, quando le prime bottiglie di vino provenienti dalle vigne della nuova proprietà nella Maremma Toscana, al quale simbolicamente è stato dato il nome di “Nectar Dei”, sono state donate da Peter Femfert a Papa Benedetto XVI. Il Papa ha accettato con gioia l’omaggio, ringraziando con una lettera di suo pugno rivolta direttamente alla famiglia, che, con questo ulteriore gesto, ha dimostrato ancora una volta l’appassionata dedizione per questa tenuta dalla tradizione secolare.

Informazioni Mostra
FIRENZE
19–28 Ottobre 2011
GALLERIA DEL PALAZZO
Palazzo Coveri - Lungarno Guicciardini 19 - 50125 Firenze
Tel: 055 281044

Orario di apertura: 11:00-13:00 / 15:30-19:00

Chiuso: Lunedì e festivi
Ingresso Libero
Inaugurazione – Martedì 18 ottobre h.18:30

17-26 Novembre 2011
ROMA
GALLERIA EDIEUROPA
Palazzetto Cenci
Piazza Cenci 56 – 00186 Roma
Tel. 06 64760172
Orario di apertura: 11-19
Chiuso: Lunedì e festivi
Ingresso Libero
Inaugurazione: Mercoledì 16 novembre h.18

Nadia Fondelli


lunedì 17 ottobre 2011

Consegnate a Gilardino le 100 bottiglie di Chianti

Il Presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, ha consegnato personalmente il generoso premio offerto dal Consorzio e, per l’occasione, ricordando il primo gol di campionato, Alberto Gilardino ha ricevuto anche una targa d’argento per la sua prima rete segnata lo scorso settembre.


Alberto Gilardino ha dichiarato di apprezzare il vino Chianti e, grazie anche al suo amore per il buon vino e la buona tavola, ha affermato di essere un buon conoscitore di vini bianchi che provengono dal Trentino, dal Friuli, ecc.


Il Direttore del Consorzio, Marco Alessandro Bani, sostiene questa accoppiata ben centrata affermando: “Il Chianti, si pone in un modo del tutto trasversale ad altri prodotti in quanto è un prodotto fresco, versatile, profumato, un vino che rappresenta l’Italia nel mondo e che vuole continuare a raccontare la sua storia, la sua cultura enogastronomica anche grazie ad iniziative di questo tipo. Siamo certi che Alberto Gilardino saprà apprezzare questo omaggio”.


Non ci resta che alzare i calici e brindare alla salute di questo legame viola di nome e di fatto.

Nadia Fondelli

Al via a Firenze e Siena "La settimana del Chianti geografico"


Pochi giorni ancora all'inizio di “La Settimana del Geografico”, sette giorni di appuntamenti pensati per omaggiare al meglio i 50 anni di attività.
In queste date vari eventi, come aperitivi in lounge bar, iniziative in teatri e cinema, promozioni nei migliori ristoranti animeranno le due città per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto e variegato i vini del Geografico.
Novità assoluta per cinquant'anni di storia il restyling dell'immagine che ha visto come protagonista il cambio di nome - da “Agricoltori del Chianti Geografico” a “Geografico” - e la riprogettazione del logo e delle etichette, rinnovate nella grafica e nei colori. Tutto questo a dimostrazione di un'azienda al passo con i tempi e legata alla tipicità ed alle territorialità, in rispetto, soprattutto, delle 5 Docg rappresentate.
Il Geografico, infatti, racchiude le denominazioni più importanti della Toscana – Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e Vernaccia di San Gimignano– grazie alla presenza di 170 soci attivi sul territorio vinicolo toscano.
Tra i consorziati anche noti produttori di eccellenze gastronomiche come il fagiolo zolfino, il cecino rosa, la cinta senese e la chianina, disponibili al punto vendita a Gaiole.
A marchio Geografico, di grande pregio ed apprezzato dalle migliori guide, l'olio extravergine di oliva Dop, fiore all'occhiello dell'azienda.


LA SETTIMANA DEL GEOGRAFICO 21-28 OTTOBRE 2011
 Sette giorni di eventi e serate per festeggiare insieme mezzo secolo di storia

 APERITIVO COL GEOGRAFICO

Da venerdì 21 a venerdì 28 ottobre
NEI LOCALI ADERENTI
Nei ristoranti selezionati di Siena e Firenze un bicchiere di benvenuto
con i vini del Geografico precederà pranzo e cena.
Elenco locali sul sito
www.chiantigeografico.it

Mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre
NEI LOCALI ADERENTI
Etichette del Geografico a prezzo promozionale
in locali e librerie fra i più in voga di Firenze
Cuculia (Via de' Serragli 3/r)
Negroni (Via dei Renai 17/r)
Oibò (Via de' Benci 53/r)
Kitsch (Viale Gramsci 5/r)
Sweet Wine Bar (Via di Ripoli 8-10/r)


VINO, MUSICA E TEATRO

Venerdì 21 ottobre
TEATRO DEL SALE
Via de' Macci 111/r, Firenze
Ore 19.30
Vino e teatro si incontrano:
al Teatro del Sale una cena dai sapori toscani sarà
accompagnata da una selezione di etichette del Geografico.
Seguirà spettacolo.

Venerdì 21, sabato 22, domenica 23 e giovedì 27 ottobre
TEPIDARIUM DEL ROSTER
Giardino dell’Orticoltura, Via Vittorio Emanuele 4, Firenze
dalle ore 19.30
Nella graziosa cornice dell'ottocentesca serra del Tepidarium
una serie di serate che abbinano musica e spettacoli ai vini del Geografico
proposti a un prezzo promozionale e accompagnati da un goloso buffet

Venerdì 21 ottobre
INVITO A CENA CON DELITTO

L’uomo che raddoppiava i diamanti
a
cura della Compagnia delle Seggiole
Radiogialli di Ellery Queen
Ingresso: 25 euro (comprensivo di una consumazione)

Sabato 22 ottobre
SERATA CABARET CON ALEX TAMBURINI
Ingresso gratuito

Domenica 23 ottobre
APERITANGO
In pista fra ritmi e suggestioni del Tango
Ingresso: 12 euro (comprensivo di una consumazione)

Giovedì 27 ottobre
OMAGGIO A LUCIO BATTISTI
Di Nico Serratore
Ingresso: 12 euro (comprensivo di una consumazione)

Domenica 23 ottobre
MUSICUS CONCENTUS - STARLICKER

Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze
ore 21.15 – ingresso 15 euro posto numerato (12 euro ridotto)
degustazione gratuita

Il concerto del trio Starlicker, band di Chicago dalle sonorità post rock,
new jazz ed elettroniche, sarà preceduto da un aperitivo offerto al pubblico.
A cornice dell'evento la splendida Sala Vanni,
all'interno della Basilica di Santa Maria del Carmine



Giovedì 27 ottobre
PINOCCHIO LIVE JAZZ
Circolo Vie Nuove, Viale Giannotti 13, Firenze
ore 21.40 – ingresso con un assaggio: 10 euro
(necessaria tessera Arci-Uisp)

Il Pinocchio Live Jazz, festival di caratura nazionale,
inaugura la nuova stagione con una serata speciale:
le etichette aziendali accompagneranno le chitarre di Maurizio Brunod,
storica colonna del gruppo Enten Eller,
in una serata all'insegna del connubio vino-musica



mercoledì 12 ottobre 2011

Quando cibo e vino raccontano l'Italia migliore

Bruno Gambacorta è giornalista televisivo e autore di una delle rubriche più seguite del Tg2, quella Eat Parade che tutti i venerdì, da tredici anni, ci coinvolge con storie e tradizioni dell’enogastronomia italiana.
Nel corso della sua lunga carriera  ha raccolto migliaia di interviste, incontrato personaggi tra i più curiosi, interessanti, originali, svelato piccoli-grandi mondi, vissuto passioni. Un patrimonio di umanità e di cultura che ha condiviso ogni settimana con milioni di telespettatori.
Ma a volte i tempi televisivi limitano le possibilità di approfondimento. Ecco che per testimoniare in modo più ampio e appropriato le sue esperienze Bruno Gambacorta ha deciso di fissarle su carta e ha scritto un libro. Ripercorrendo l’intera penisola ha selezionato, faticosamente, 35 fra le tante storie scovate in questi tredici anni di ricerche per le sue trasmissioni. Ognuna delle regioni italiane è rappresentata almeno con un racconto, con una ricetta, con una scoperta.
Quindi un libro sull’Italia di oggi in cui il cibo e il vino sono il “taglio giornalistico” per dare uno spaccato della nostra società, quella a volte meno conosciuta, meno glamour e meno strillata, ma di certo non meno importante: sapremo così cosa lega i detenuti di Bollate con i coltivatori di limoni di Sorrento; la storia del Principe collezionista d’arte e gli ex-tossicodipendenti di San Patrignano e Mondo X; quella del docente esperto di formaggi siciliani, del direttore di reti televisive diventato olivicoltore.
Vedremo come cibo e vino, sempre loro, sono ciò che ragazzi appassionati e coraggiosi, con l’aiuto di Don Ciotti e di Libera stanno ricavando dalle terre del sud sequestrate alla mafia. A rischio della loro vita, per una vita migliore.
Così come fagioli e peperoni, pecorini e Aglianico sono diventati un fattore di identità, un baluardo contro l’invadenza dell’oro nero in Basilicata -che negli ultimi decenni invece della delinquenza ha avuto in sorte il petrolio.
In questo libro Bruno Gambacorta ha selezionato una raccolta di ricette -sono più di settanta- tutte d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose, per poter apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo che li sa trasformare.
In alcune sezioni come quella del “Saper fare” descrive un artigianato raffinatissimo come la “mozzarella perfetta” e il culatello verdiano, i salumi di pecora sardi e i risi storici del nord Italia. In altre, come la sezione “Far sapere” individua le esperienze più originali e geniali di comunicazione in campo enogastronomico: da “Cantine aperte” ai “Musei del cibo”, dal “Couscous clan” ad “Adotta una pecora”. E poi, una testimonianza sulle grandi storie corali come il salvataggio degli ulivi millenari della Puglia o la resistenza civile dei ristoratori aquilani alla morte del loro centro storico.
E per finire il libro, per dare una indicazione concreta a chi volesse saperne di più, l’autore ha composto un’appendice per conoscere i protagonisti, i luoghi e i prodotti della nostra Italia migliore, quella legata alla terra e alle tradizioni, a vite fatte di passione e di tanta fatica. E chissà che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, tornare un po’ con i piedi per terra non possa essere un primo passo per tornare ad un futuro più sereno.

Bruno Gambacorta “Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune
edito da RaiEri e Vallardi , prezzo  Euro 15,90  
In tutte le librerie 

Nadia Fondelli

venerdì 7 ottobre 2011

Alberto Piras è il Miglior Sommelier d'Italia ASPI 2011


Alberto Piras, classe 1986, è stato proclamato vincitore da Alessandra Spisni, sfoglina e fondatrice de “La Vecchia Scuola Bolognese”, l’unica scuola al mondo che forma sfoglini, per l’occasione madrina del concorso Sfoglino d’Oro, evento simbolo per la città di Bologna, svoltosi in concomitanza al concorso ASPI.
Questa quarta edizione del concorso ha assunto una particolare importanza grazie alla presenza del Presidente ASI, Association de la Sommellerie Internazionale, Shinya Tasaki, giunto dal Giappone a dimostrare l’importanza che il concorso ricopre, in quanto ASPI è l’unica associazione italiana ad essere riconosciuta a livello internazionale.
Su dieci candidati selezionati per la semifinale di sabato, soltanto tre finalisti hanno meritato l’accesso alla fase finale che si è svolta presso la Sala Borsa all’interno di Palazzo d’Accursio nella stupenda cornice di piazza Maggiore.
Le prove finali hanno mostrato l’abilità e la competenza che il moderno Sommelier deve avere e gestire per poter essere considerato un ambasciatore del vino e dell’ospitalità tipicamente italiane.
Piras ha così dovuto affrontare nelle varie fasi di degustazione, decantazione, abbinamento, correzione carta dei vini, servizio al tavolo, dimostrazione dialettica in lingua straniera, i validi Antonio Garofolin (secondo classificato), consulente e docente presso l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero, e il terzo classificato Marco Grassi, Sommelier presso l’enoteca di Metro.
Gli altri finalisti che hanno meritato il podio sono stati premiati dal Presidente del Consorzio Vini Colli Bolognesi, il Conte Francesco Cavazza Isolani, dal Direttore del Consorzio Giacomo Savorini che con il prezioso supporto dell’Accademia della Muffa Nobile hanno contribuito significativamente alla perfetta riuscita della manifestazione.


Nicoletta Curradi

Il Brunello di Caparzo in degustazione a Firenze


Una degustazione prestigiosa, riservata a sole 30 aziende produttrici di Brunello di Montalcino si svolgerà il 15 ottobre in un altrettanto prestigiosa sede, quella dell’Hotel St. Regis di piazza Ognissanti a Firenze, albergo assai amato dai grandi viaggiatori d’élite che lo hanno eletto come meta fin dal Settecento.

Organizzata in collaborazione con l’AIS Toscana, la degustazione permetterà a tutti i cultori dei vini di Montalcino di degustare il top della produzione e di conoscere da vicino le aziende che anno dopo anno contribuiscono a mantenere alta la fama di questo straordinario rosso amato in tutto il mondo.

Caparzo, l’azienda di proprietà di Elisabetta Gnudi Angelini, è tra le 30 cantine selezionate, e metterà in degustazione il proprio Brunello 2006 e La Casa 2006, il celebre Brunello prodotto con uve provenienti dal vigneto omonimo che è stato il primo cru di Montalcino.

Insieme al Brunello sarà possibile degustare anche il Rosso di Montalcino 2009, il vino che recentemente è stato oggetto di un acceso dibattito all’interno del Consorzio e che ha visto prevalere la corrente dei produttori che ha voluto mantenerne inalterata la formula con sole uve Sangiovese grosso. A questo proposito Elisabetta Gnudi Angelini, che fin dall’inizio si era battuta affinché il disciplinare del Rosso di Montalcino non subisse modifiche, ha espresso tutta la propria soddisfazione per la coerenza e la coesione che ha contraddistinto la scelta dei produttori.



Nicoletta Curradi

lunedì 3 ottobre 2011

Dal 21 al 28 ottobre “La Settimana del Geografico” festeggia a Firenze ed a Siena

Dal 21 al 28 ottobre si celebrerà a Firenze ed a Siena “La Settimana del Geografico”, sette giorni di appuntamenti pensati per omaggiare al meglio i 50 anni di attività.
In queste date vari eventi, come aperitivi in lounge bar, iniziative in teatri e cinema, promozioni nei migliori ristoranti animeranno le due città per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto e variegato i vini del Geografico.
Novità assoluta per cinquant'anni di storia il restyling dell'immagine che ha visto come protagonista il cambio di nome - da “Agricoltori del Chianti Geografico” a “Geografico” - e la riprogettazione del logo e delle etichette, rinnovate nella grafica e nei colori. Tutto questo a dimostrazione di un'azienda al passo con i tempi e legata alla tipicità ed alle territorialità, in rispetto, soprattutto, delle 5 Docg rappresentate.
Il Geografico, infatti, racchiude le denominazioni più importanti della Toscana – Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e Vernaccia di San Gimignano– grazie alla presenza di 170 soci attivi sul territorio vinicolo toscano.
Tra i consorziati anche noti produttori di eccellenze gastronomiche come il fagiolo zolfino, il cecino rosa, la cinta senese e la chianina, disponibili al punto vendita a Gaiole.
A marchio Geografico, di grande pregio ed apprezzato dalle migliori guide, l'olio extravergine di oliva Dop, fiore all'occhiello dell'azienda.


APERITIVO COL GEOGRAFICO

Da venerdì 21 a venerdì 28 ottobre
NEI LOCALI ADERENTI
Nei ristoranti selezionati di Siena e Firenze un bicchiere di benvenuto
con i vini del Geografico precederà pranzo e cena.

RISTORANTI FIRENZE
Tredici Gobbi – Perseus (Firenze e Fiesole) - Trattoria da Marione – Ristorante Paoli – Piazza del Vino – Le Lance – Il Pallaio – Povero Pesce – Osteria de' Giusti – Da Burde – osteria dell'Ardiglione – Trattoria Fontebuona (Vaglia) – Ristorante Il Pruneto (Impruneta)

RISTORANTI SIENA
Osteria dei Vinattieri – Il Ghibellino – Il Gallo Nero – Ristorante Le Grazie (Colle Val d'Elsa) – Ristorante Da Pode (San Gimignano)

Mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre
NEI LOCALI ADERENTI
Etichette del Geografico a prezzo promozionale
in locali e librerie fra i più in voga di Firenze
Coculia (Via de' Serragli 3/r)
Negroni (Via dei Renai 17/r)
Oibò (Via de' Benci 53/r)
Kitsch (Viale Gramsci 5/r)
Sweet Wine Bar (Via di Ripoli 8-10/r)

VINO, MUSICA E TEATRO

Venerdì 21 ottobre
TEATRO DEL SALE
Via de' Macci 111/r, Firenze
Ore 19.30

Vino e teatro si incontrano:
al Teatro del Sale una cena dai sapori toscani sarà
accompagnata da una selezione di etichette del Geografico.
Seguirà spettacolo.

Venerdì 21, sabato 22, domenica 23 e giovedì 27 ottobre
TEPIDARIUM DEL ROSTER
Giardino dell’Orticoltura, Via Vittorio Emanuele 4, Firenze
dalle ore 19.30

Nella graziosa cornice dell'ottocentesca serra del Tepidarium
una serie di serate che abbinano musica e spettacoli ai vini del Geografico
proposti a un prezzo promozionale e accompagnati da un goloso buffet

Venerdì 21 ottobre
INVITO A CENA CON DELITTO
L’uomo che raddoppiava i diamanti
a
cura della Compagnia delle Seggiole
Radiogiallo di Ellery Queen
Ingresso: 25 euro (comprensivo di una consumazione)

Sabato 22 ottobre
Serata cabaret con Alex Tamburini
Ingresso gratuito

Domenica 23 ottobre
APERITANGO
In pista fra ritmi e suggestioni del Tango
Ingresso: 12 euro (comprensivo di una consumazione)

Giovedì 27 ottobre
OMAGGIO A LUCIO BATTISTI
Di Nico Serratore
Ingresso: 12 euro (comprensivo di una consumazione)

Domenica 23 ottobre
MUSICUS CONCENTUS - STARLICKER
Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze
15 ore 21.15 - 15 euro posto numerato, 12 euro ridotto

Il concerto del trio Starlicker, band di Chicago dalle sonorità post rock,
new jazz ed elettroniche, sarà preceduto da un aperitivo offerto al pubblico.
A cornice dell'evento la splendida Sala Vanni,
all'interno della Basilica di Santa Maria del Carmine
Giovedì 27 ottobre
PINOCCHIO LIVE JAZZ
Circolo Vie Nuove, Viale Giannotti 13, Firenze
ore 21.40 – ingresso con un assaggio: 10 euro
(necessaria tessera Arci-Uisp)

Il Pinocchio Live Jazz, festival di caratura nazionale,
inaugura la nuova stagione con una serata speciale:
le etichette aziendali accompagneranno le chitarre di Maurizio Brunod,
storica colonna del gruppo Enten Eller,
in una serata all'insegna del connubio vino-musica

Il programma completo sarà disponibile a breve sul sito www.chiantigeografico.it.

sabato 21 maggio 2011

Il 29 maggio Cantine Aperte al Casato Prime Donne di Montalcino


La grande festa dell’enoturismo ideata da Donatella Cinelli Colombini 18 anni fa è ancora oggi un appuntamento speciale per gli amanti della bella campagna e dei grandi vini. Nella sua cantina Casato Prime Donne di Montalcino, Donatella organizzerà visite guidate e una degustazione di 9 vini fra cui il barrel tasting del futuro Brunello 2010 la migliore vendemmia del secolo che sta maturando in botte e andrà in commercio fra quattro anni. I wine lovers potranno assaggiarlo insieme al Brunello 2006 cinque stelle che ha appena ottenuto il punteggio di 92 centesimi dalla prestigiosa rivista statunitense “Wine Advocate”. Ci saranno anche le Doc Orcia e il Chianti dell’altra cantina dell’azienda, la Fattoria del Colle di Trequanda.

Un angolo gustoso con gli sfiziosi prodotti da forno “Olivia e Marino” abbinati con 3 sughi tradizionali senesi: sugo di Scottiglia montagnola, pomodorata piccante e salsa nera senese.




Per gli appassionati di trekking e soprattutto per ritornare entro i limiti dell’alcool test prima di rimettersi alla guida, è pronto un percorso di trekking nelle vigne di Brunello con punti di sosta panoramici. Lì sono installati cippi con le dediche delle vincitrici del premio Casato Prime Donne e le opere d’arte di giovani artisti. Non è l’unico capolavoro, tutto intorno c’è il paesaggio della Val d’Orcia patrimonio dell’umanità dell’Unesco, un trekking che ritempra lo spirito dopo che il Brunello ha soddisfatto il gusto!







Per informazioni

Casato Prime Donne

Loc Casato 17

53024 Montalcino (SI)

casato@cinellicolombini.it

pr@cinellicolombini.it

www.cinellicolombini.it




Per raggiungere il Casato

N 43° 05.305'

E 11° 27.885

Nicoletta Curradi

giovedì 19 maggio 2011

A Divino Tuscany le Cantine Barone Ricasoli


A Firenze freme l’attesa per il debutto di Divino Tuscany, l’evento ideato da James Suckling insieme a un ristretto numero di produttori toscani. Francesco Ricasoli ha naturalmente fatto parte degli otto grandi produttori che hanno aiutato Suckling a creare un programma che mettesse in risalto il forte legame tra Firenze e il vino e che al contempo rappresentasse un momento di assoluto prestigio in grado di richiamare appassionati e conoscitori da tutto il mondo. Ed è proprio a questi collezionisti e intenditori che Divino Tuscany si rivolge in primo luogo, con particolare attenzione a quei paesi con economie emergenti come Cina, India e Russia.

Saranno alcuni tra i palazzi più prestigiosi e significativi del centro fiorentino a ospitare le molte ed esclusive iniziative che si susseguiranno nel corso di questa quattro giorni dedicata ai vini toscani di altissima qualità e alla cultura che da sempre a Firenze e in Toscana circonda il mondo della produzione del vino.

Dal concerto di apertura del violinista Joshua Bell al Teatro della Pergola alle degustazioni presso le magnifiche sale del Four Season di Borgo Pinti, dalle cene private nelle ville e castelli dei soci fondatori tra i quali anche Brolio alla merenda cena finale presso l’azienda agricola di Sting e della moglie Trudie Styler: tutto a Divino Tuscany parla di esclusività, in un contesto unico al mondo come quello di Firenze.

A rappresentare i vini prodotti nelle cantine di Brolio sono stati selezionati Torricella, Colledilà, Casalferro e naturalmente Castello di Brolio, il vino che lo stesso Francesco Ricasoli definisce come “l’ìdentità più autentica della nostra azienda, della sua lunga storia e della sua idea di continuo perfezionamento, della natura speciale del suo territorio e di ogni suo singolo vigneto”, e i fortunati cultori di vino che parteciperanno a Divino Tuscany avranno anche il privilegio di poter degustare la fantastica vendemmia 2001 all’interno al Grand Tasting Annate Millesimate che si terrà il sabato al Four Season Hotel.




Nicoletta Curradi

martedì 5 aprile 2011

"Parlare con una voce sola": ecco l'appello del Consorzio Chianti Colli Fiorentini


Per affrontare un mercato sempre più difficile i Consorzi devono individuare nuove strategie per la tutela e la promozione delle loro denominazioni. OCM e una maggiore integrazione tra DOGC toscane sono le parole d’ordine con cui il Chianti Colli Fiorentini si presenta al Vinitaly 2011

L’appuntamento è per tutti a Vinitaly, dove il Consorzio Chianti Colli Fiorentini intende dare forma a un’idea ambiziosa: instaurare un dialogo con altre Denominazioni toscane, per fare fronte comune contro le sfide che il mercato, sempre più competitivo, pone. Ad esempio la prossima liberalizzazione del diritto di reimpianto, prevista per il 2015, che potrebbe portare gravi squilibri alle coltivazioni vitivinicole dei territori del Chianti.
Improntato alla prudenza il commento della Presidente del Consorzio, Marina Malenchini:
“La liberalizzazione dei diritti di reimpianto non sarà necessariamente un male. Tuttavia come Consorzio seguiremo lo sviluppo di questa situazione, perché è ovvio che, se le attuali condizioni del mercato dovessero perdurare, l’aumento indiscriminato dell’offerta non potrà che deprimere ulteriormente un settore già in difficoltà. In questo come in altri casi – ha aggiunto la Presidente – sarà di fondamentale importanza poter parlare con una voce sola, non come singoli produttori e forse neppure come Consorzio isolato. Ci ripromettiamo di attivare un dialogo con gli altri Consorzi toscani, individuare soluzioni e strategie condivise, in un’ottica di maggiore collaborazione e a tutela di un’area geografica indissolubilmente legata al vino”.

Quest’anno al Vinitaly, il salone internazionale dei vini in programma a Verona dal 7 all’11 aprile, il Consorzio di Tutela del Chianti Colli Fiorentini sarà presente nell’area dedicata alla Toscana. Al Padiglione 8, Stand C13 sarà possibile incontrare i rappresentanti del Consorzio e i produttori stessi, per conoscere meglio i vini prodotti sotto l’egida del leone rampante simbolo di Firenze.

Sin dalla sua fondazione nel 1994, il Consorzio di Tutela del Chianti Colli Fiorentini ha sempre partecipato a questa importante vetrina internazionale. Rinnovando l’appuntamento con la fiera veronese, il Consorzio vuole testimoniare l’impegno per la tutela di questa denominazione, che rappresenta un valore per tutto il territorio di riferimento.

Nicoletta Curradi

lunedì 4 aprile 2011

I vini Poggiorosso protagonisti al Palagio del Four Seasons a Firenze




Il Ristorante Il Palagio dell’Hotel Four Seasons di Firenze (www.fourseasons.com) ha ospitato ai primi di aprile, nel corso di un elegante brunch, una degustazione dei vini della Tenuta Poggiorosso di Populonia (LI).
La Tenuta Poggiorosso, gestita dalla Famiglia Monelli, si trova nella parte più occidentale della Val di Cornia, ai margini nord di Populonia, una frazione del comune di Piombino. Adagiata all’inizio del promontorio di Piombino, la Tenuta è rivolta verso l’arcipelago toscano in una posizione splendida sia dal punto di vista paesaggistico che storico per il passato succedersi delle civiltà Etrusca e Romana. L’Azienda ha ripreso vita nel 2002 grazie alla felice iniziativa della famiglia Monelli, imprenditori toscani, che ne intuiscono le potenzialità per un progetto nuovo e vitale: impiantare un vigneto per realizzare il vino migliore che questa terra dalle caratteristiche così uniche potesse dare. Uno sforzo importante ma seguito con metodo semplice e realistico: assecondare una natura generosa e applicare sistemi all’avanguardia nel campo della vitienologia. Ora i vini della Tenuta Poggiorosso sono una realtà, felice sintesi tra passato e futuro, tra un territorio che ha ritrovato la sua identità e un forte impegno nel campo della ricerca e della sperimentazione. La Tenuta ha una superficie di 20 ettari di cui 6 a vigneti specializzati, 3 ad oliveto e il restante ad aree verdi, pinete e macchia mediterranea. I vini prodotti sono il Velthune Igt Toscana rosso, il cui nome ricorda il nome di una divinità etrusca che rappresentava l’avvicendarsi delle stagioni e la maturazione dei frutti. Infatti, al di là della strada in cui si trova la Tenuta si estende la zona archeologica etrusca di Populonia. Il Velthune è composto da Cabernet Sauvignon ed affinato 16 mesi in vetro.Il secondo vino rosso è il Tages Igt Toscana, che deriva il suo nome da un’altra divinità etrusca che sintetizzava in sé la purezza del giovane e l’esperienza dell’uomo maturo. I vitigni sono Sangiovese e Merlot e viene affinato 12 mesi in vetro.Il vino bianco, su cui l’azienda punta molto (Populonia è vicinissima al mare e il bianco fresco va per la maggiore, soprattutto in estate) è il Phylica (l’amorevole), dal nome di una schiava greca che era solita offrire sacrifici agli dei con una coppetta piena di fiori e frutti. Il vitigno è Fermentino e Viogner e viene affinato 3 mesi in vetro.
La Tenuta è aperta a visite su prenotazione con degustazione.
Loc. Poggio Rosso, 1
Fraz. Populonia Stazione
57025 Piombino (LI) Italia Tel +39.0565.276464
Fax +39.0565.276474
diego@tenutapoggiorosso.it
www.tenutapoggiorosso.it

Nicoletta Curradi

lunedì 28 marzo 2011

I 50 anni di Monterinaldi

50 anni e non sentirli a Monterinaldi, una delle storiche aziende agricole del Chianti Classico acquistata nel 1961 dalla famiglia Ciampi.

50 anni da festeggiare con un novo prodotto: il sorprendente Chianti Classico "Mezzosecolo". Un vino che racchiude in se il senso del lavoro svolto dalla famiglia Ciampi in questo lasso di tempo. Un vino che di concezione moderna che raccoglie l'eredità della tradizione senza dimenticare il passato.Un'eredità fatta di amore per il territorio e per i suoi prodotti d'eccellenza, vini che raccontano storie, sensazioni, cultura. Un vino dove si perde il trend del tostato e si torna a sentire un vino beverino e profumato in perfetto Sangiovese style.

In una primaverile giornata fiorentina, nel cuore della Firenze più genuina, a due passi da Piazza Santo Spirito, alla trattoria Sant'Agostino 23, "Mezzosecolo" si è presentato alla stampa è l'occasione è stata quella giusta anche per rinfrescare la memoria su tutti i prodotti della gamma: Castello di Monterinaldi Chianti Classico, Castello di Monterinaldi Chianti Classico Riserva e Pesanella Igt.

Siamo rimasti sorpresi dalla freschezza di questi cinquantenni, dalla voglia di dare e tramandare storia e tradizioni di quest'azienda che, in quest'ottica, apre le sue porte al pubblico per degustazioni e visite guidate alle cantine ogni giovedì alle 16,45 quando per "Il giovedì di Monterinaldi" è possibile dedicarsi anche a sfiziose degustazioni a tema con abbinamento cibo e verticali storiche.

Il  "Mezzosecolo" colpisce davvero, fin dalla vista con la sua tonalità rubina intensa e rilucente. Elegante e solido con profumi avvolgenti sottili, avvolgenti e ben equilibrati al naso. In bocca è quasi perfetto con i suoi tannini setosi che avvolgono e conquistano.
Un Chianti Classico vero irrobustito dalla presenza del Canaiolo ottenuto da piante di  ben 47 anni!

martedì 15 marzo 2011

Terre di Toscana 2011 piccoli grandi vini



Terre di Toscana 2001 si è concluso con grande successodi pubblico. All’UNA Hotel di Lido di Camaiore era in vetrina il meglio dei vini della Toscana, le grandi e storiche aziende, le nuove emergenti, le piccole familiari, vini imperdibili, vini da ritrovare, vini da scoprire. E’ stato un Terre di Toscana più ampio rispetto alle precedenti edizioni, ma non troppo per non perdere i requisiti di vivibilità, convivialità ed eleganza che hanno reso questo appuntamento tanto apprezzato. Anzi, per mantenerli stavolta era a disposizione l’intero Hotel, riservato in via esclusiva. Qualche azienda in più, per soddisfare le numerose richieste, ma anche molto spazio in più!
Quindi, affluenza di pubblico superiore ad ogni più rosea previsione ed una cena con i vignaioli basata su una cucina elegante e creativa, realizzata con cibi del territorio.
Tra le aziende presenti all’appuntamento, oltre ai nomi storici, spicca.l’azienda CASAVYC, azienda gestita dalla Signora Viviana Filocamo. Vediamo di conoscere meglio questa piccola, ma prestigiosa realtà vinicola. L’azienda è situata a 9 km. da Scansano (GR), in posizione centrale, tra le terme di Saturnia, le spiagge dell’Argentario e il monte Amiata, splendidi luoghi raggiungibili in auto in meno di mezz’ora.
La proprietà è costituita da 60 ettari di terreno dei quali 5 vitati, (in seguito ci saranno altri4 ettari), 2 ettari di oliveto, e circa 25 ettari di terreni seminativi su parte dei quali è previsto l’impianto di nuove vigne e oliveti; mentre il restante terreno è costituito da boschi e macchia mediterranea.
I vigneti, piccole particelle incastonate tra un bosco e l’altro, si trovano ad un’altezza variabile tra i 400 e i 500 metri, esposizione ovest – sudovest, e un sesto di impianto di 6.250 ceppi per ettaro. Dal 2004 sono iniziati i lavori di rinnovamento delle strutture aziendali, la cantina, i locali di servizio, e gli spazi riservati alla vendita diretta. L’idea iniziale della proprietaria è sempre stata quella di produrre un vino di prestigio, che riuscisse a superare l’ambito locale e regionale per cercare un confronto a livello internazionale. Senza dover per forza piacere a tutti.
Vitigni atipici per questo territorio, ma che sembrano nati per dare il massimo proprio in queste condizioni. Syrah, Grenache, Mourvedre, Pinot nero. Vitigni di tradizione francese, ma che hanno la caratteristica di variare sensibilmente in base all’ambiente in cui crescono, dando vini “tipici” nel senso più vero del termine, ovvero portatori di caratteristiche uniche legate al territorio di produzione.
Produrre un Morellino di Scansano che si mantenesse ai livelli degli altri vini dell’azienda era una vera sfida. Un piccolo vigneto molto vecchio convertito ad una gestione mirata a limitare la produzione, stà offrendo un prodotto di rara eleganza, che meritava un invecchiamento in legno e che, dopo un anno in botti di rovere francese da 228 e 400 litri. ha dato vita al O7O7O7, un morellino di forte e originale personalità.
Naturalmente sarà accompagnato da un morellino d’annata che, grazie all’apporto di uve grenache e malbek, e all’affinamento senza uso di legno, sarà una vera sorpresa per la sua morbidezza ed eleganza.
“Piano piano poco poco” è un Sauvignon blanc di rara eleganza, prodotto in pochissime bottiglie da una piccola vigna riparata dal sole e situata tra i boschi.
Non manca poi la produzione di olio extravergine d’oliva, creato integrando il classico blend toscano di Moraiolo, Frantoio e Pendolino, ottimo, ma soggetto a precoce ossidazione, con varietà atipiche che da sempre consentono grandi risultati in altre regioni d’Italia,. Una miscela che ha già suscitato interesse negli esperti del settore che lo hanno assaggiato.

Nicoletta Curradi

venerdì 11 marzo 2011

Il Prosecco della Cantina Ponte all' 8° edizione della Treviso Marathon









Domenica 27 marzo le bollicine della Cantina Ponte allieteranno i partecipanti della 8° edizione della Treviso Marathon
Treviso, marzo 2011 - Cosa unisce la Cantina Ponte, 1° cooperativa vitivinicola della provincia di Treviso e punto di riferimento della nuova Doc Prosecco alla ormai famosa competizione podistica internazionale Treviso Marathon?
Sicuramente l’impegno, la competizione, la volontà di emergere, la costanza e la tenacia, assieme alla volontà di mettersi in gioco, caratteristiche peculiari della Cantina cooperativa, che aderendo ad una delle gare agonistiche più conosciute ed apprezzate ne condivide i valori.
Con la sponsorizzazione all’8° edizione della Treviso Marathon la Cantina Ponte vuole rafforzare la sinergia con il suo territorio, legando il suo nome ad una delle più prestigiose gare sportive: molto seguita dai trevigiani, quinta maratona italiana per numero di partecipanti tanto da essere soprannominata “la New York d’Italia”. “Da sempre, infatti – afferma il Direttore Generale Massimo Benetello – la nostra cantina è impegnata nel diffondere la cultura di uno stile di vita sano legato al bere consapevole, al benessere e alla salute”.
Domenica 27 marzo i partecipanti alla maratona all’interno di un ricco pacco gara riceveranno una bottiglia da 375 ml di prosecco extra dry, per brindare con allegria a questa grande fatica!
Cantina Ponte in breve
La Cantina Ponte a Ponte di Piave, fondata nel 1948, raggruppa ben 1.500 soci e 2.200 ettari di vigneti, che si estendono in un vasto territorio dal Nord di Venezia fino alla zona pedemontana della Marca Trevigiana. Con i suoi 5 punti vendita, situati a Ponte di Piave (nella sede centrale), Villorba, Vedelago, Eraclea e Caposile, è un’ importante punto di riferimento per i buongustai. In tutte le enoteche della Cantina Ponte gli appassionati del bere bene possono trovare gli spazi ideali per organizzare eventi, degustazioni a tema o farsi consigliare dall’esperto e qualificato personale il tipo di vino da abbinare, nonché ricevere dettagliate informazioni sulle promozioni e idee regalo.

La strategia commerciale
Il volume d’affari della Cantina è di 32 milioni di € : un terzo rappresentato dall’export. In ambito europeo i mercati appetibili sono la Germania, che rappresenta oltre il 40% delle vendite estere, Olanda, Inghilterra e Belgio. Gli Stati Uniti, il primo mercato mondiale del vino, rappresentano per la Cantina, un bacino commerciale in forte espansione, che già oggi ricopre un volume di affari di oltre 1,5 milioni di €. In Italia, l’attenzione è rivolta tanto al canale GDO quanto all’ Ho.re.ca.

La produzione
Attualmente la cooperativa produce 9 milioni di bottiglie, distribuite in 60 province italiane e in 25 stati esteri. La Cantina Ponte garantisce per tutti i suoi vini, dai fermi ai frizzanti, dagli spumanti ai biologici, un elevato standard qualitativo certificato e testimoniato dai numerosi premi e riconoscimenti ricevuti.

www.viticoltoriponte.com

Nicoletta Curradi

giovedì 10 marzo 2011

Terre di Toscana 2011


Terre di Toscana

13-14 marzo – UNA Hotel – Lido di Camaiore (Lu)

Via Sergio Bernardini ex Viale Colombo, 335/337

Mancano soltanto due mesi all’appuntamento con Terre di Toscana, la grande degustazione aperta al pubblico che raduna ogni anno il meglio della produzione di una delle regioni più importanti per la viticoltura nazionale. Ed anche per questa quarta edizione si riconferma la prestigiosa location di UNA Hotel Versilia sul lungomare di Lido di Camaiore, che sarà facilmente raggiungibile dalla stazione di Viareggio grazie ad un servizio navetta gratuito.

La manifestazione, che si è aggiudicata un successo crescente di anno in anno, è diventata l'evento nazionale di riferimento per il vino toscano. In questa edizione il numero delle aziende partecipanti arriverà a toccare le 120 unità: saranno i produttori stessi, che presenzieranno ai banchi di assaggio, a spiegare il loro percorso, il lavoro in vigna ed in cantina e la filosofia che vive dietro ai loro vini. In un grande affresco convivranno le aziende che hanno fatto grande la storia del vino italiano accanto a quelle di più recente fondazione che abbracciano con entusiasmo le nuove filosofie portatrici di un legame stretto e naturale con la vigna e con la terra.

Un parterre costituito dal meglio del Chianti Classico e di Montalcino, dalle aziende di Bolgheri ormai nel mito a quelle che ne stanno arricchendo il panorama, da Montepulciano e dalla Maremma, dalla bianchista San Gimignano a territori emergenti su cui i buyer hanno già puntato gli occhi per incuriosire i loro clienti come la Val d’Orcia ed il Montecucco, o ad autentiche curiosità enologiche che hanno già fatto parlare di sé come la Garfagnana o il Mugello.

Le oltre 500 etichette in assaggio costituiranno un'occasione imperdibile per gli appassionati che entreranno a contatto con le migliori espressioni della viticoltura toscana e per i numerosi operatori che ormai da anni scelgono questo appuntamento per avere un accurato quadro sulle nuove annate in commercio in anteprima su Vinitaly.

A completamento della parte vinosa una selezione di specialità gastronomiche della regione e una grande cena in compagnia dei vignaioli.


Terre di Toscana è ideata ed organizzata dalla testata on-line specializzata in enogastronomia ed agroalimentare AcquaBuona.it e si avvale della collaborazione del comune di Camaiore.

Per informazioni e accrediti stampa:

info@acquabuona.it - Tel. 3286486660-3356814021



Nicoletta Curradi

mercoledì 2 marzo 2011

L'Azienda Tre Rose di Tenimenti Angelini


Tra le numerose aziende vitivinicole presenti all’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2011 spiccava l’azienda Tre Rose di Tenimenti Angelini.
La Tenuta Trerose si colloca in una magnifica villa toscana del XVI secolo, posta sui pendii che da Valiano di Montepulciano digradano dolcemente verso la Val di Chiana ed il Lago Trasimeno. L’azienda, interamente circondata dai vigneti, sorge nel cuore della zona più vocata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano, il vino toscano di più antica tradizione insieme al Chianti Classico. La tenuta, che si estende per circa 180 ettari, ha destinato più di 55 ettari di vigneto, su di un totale di 78 ettari, alla produzione di Vino Nobile, mentre negli altri vigneti crescono una varietà di vitigni, a bacca bianca e a bacca rossa, sia autoctoni sia internazionali. La vocazione di Tenimenti Angelini ad “innovare” la tradizione, con un uso accurato di antiche pratiche e moderne tecnologie è ben presente nella Tenuta Trerose: nei vigneti sono stati messi a dimora vitigni mai provati prima in Toscana, come il Viognier, che da vita all’intrigante “Busillis” Igt Toscana”, e nuove tecnologie sono state inizialmente sperimentate a Montepulciano prima di essere trasferite alle altre realtà dei Tenimenti Angelini. Il Trerose Nobile di Montepulciano è un campione della tradizione del Vino Nobile, prodotto da vitigni autoctoni ed invecchiato in grandi botti di rovere ed in barrique di secondo passaggio. “La Villa” Vino Nobile di Montepulciano,un cru in cui al Sangiovese (90%) si unisce il Cabernet Sauvignon (10%); ha riscosso un immediato successo fra operatori ed appassionati ed è considerato fra le migliori espressioni della denominazione del Vino Nobile di Montepulciano.

Nicoletta Curradi

martedì 22 febbraio 2011

Scatta l’ora del QR CODE per le etichette Barone Ricasoli

Il QR Code (abbreviazione delle parole inglesi quick response, ossia “risposta rapida”) è una evoluzione del codice a barre che all’interno di un piccolo quadrato composto da moduli neri riesce a contenere una notevole quantità di informazioni. Questo magico quadratino viene sempre più utilizzato per esempio dalle riviste come trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale.

Barone Ricasoli ha deciso di utilizzare il QR Code in tutte le retro etichette dei propri vini a partire dal 2011. Nel corso di questo anno dunque tutte le nuove annate che saranno via via commercializzate avranno il proprio QR Code nella retro etichetta. Per accedere alle informazioni è necessario possedere uno smartphone e scaricare il programma relativo appunto al QR Code.

Si procede dunque a fotografare il codice in retro etichetta in modo da collegarsi direttamente alla pagina del sito di Barone Ricasoli che riporta la scheda tecnica del vino in esame. In questa scheda sono contenute tutte le informazioni relative al vino: zona di produzione, uve utilizzate, metodo di vinificazione e di invecchiamento, andamento stagionale e premi ricevuti.

Il QR Code è già molto utilizzato nel mondo della moda, e firme prestigiose come Gucci e Louis Vitton lo hanno apposto sulle etichette dei proprio prodotti. Nel mondo del vino invece questo codice non è ancora diffuso e le etichette di Barone Ricasoli sono tra le prime al mondo a usarlo. D’altronde le cantine del Castello di Brolio da sempre rappresentano un centro di ricerca e sperimentazione in campo vitivinicolo, e quindi di diffusione di innovazione.

lunedì 21 febbraio 2011

Il buon vino "collante" dell'unità italiana


Tra i garibaldini partiti da Quarto per unire l'Italia, c’era anche Antonio Carpenè, che ha vissuto da protagonista l'evento storico più importante del nostro paese Etile Carpenè, quarta generazione della storica casa spumantistica, ha raccontato in un talk show a Montalcino il 18 febbraio scorso. Centocinquant'anni di Italia unita sotto il segno di Antonio Carpenè. Colui che nel 1868 sarebbe diventato il fondatore della più antica azienda spumantistica di Conegliano è tra i protagonisti che nel lontano 1860-61 ha lottato con indomito spirito di combattente per unire il paese sotto un'unica bandiera a fianco dell'Eroe dei Due Mondi, Giuseppe Garibaldi e gli oltre mille compagni di viaggio che con lui partirono da Quarto il 5 maggio 1860. "Uomo dotato di gagliardi sentimenti, fiero carattere, forte ed alto intelletto, generosa e gentile bontà" sono le parole che nel 1902 vengono riportate nel discorso di commiato dell'allora sindaco di Conegliano per rendere l'estremo saluto al grande personaggio che aveva contribuito a far conoscere la città e la sua storica vocazione enologica anche al di fuori dei confini territoriali, grazie alle sue inesauribili conoscenze in fatto di enologia e spumantistica. Cittadino esemplare, per Conegliano e per l'Italia intera che grazie anche a lui si avviava a unirsi sotto un unico simbolo, quel tricolore che ancora oggi ci accomuna. Antonio Carpenè tra gli uomini simbolo della storia d'Italia dunque, così come la sua azienda Carpenè Malvolti, che dal 1868 rappresenta nel mondo un simbolo della spumantistica di alta qualità'. Di questo, della storia del vino italiano e di quanto la figura di Antonio Carpenè sia stata importante nell'evoluzione del Prosecco degli ultimi due secoli, parlerà Etile Carpenè - quarta generazione dell'azienda - nel talk show condotto da Daniele Cernilli, organizzato al Teatro degli Astrusi di Montalcino per venerdì 18 febbraio dalle 10 alle 13, su iniziativa del Consorzio di Tutela del Brunello di Montalcino in occasione della manifestazione "Benvenuto Brunello", al quale interverranno anche altri nomi illustri dell'enologia italiana come Gancia, Ricasoli e altri storici produttori di Brunello di Montalcino. "
Le bollicine di Carpenè Malvolti sono state praticamente le "guest stars" dell'intera giornata, del Benvenuto Brunello.

Fabrizio Del Bimbo